Taglio in busta paga per un minuto di ritardo: macchinista fa causa all'azienda
Il caso in Giappone: per la West Japan Railway Company vale il principio "niente lavoro, niente paga", ma il lavoratore non ci sta
Un ritardo di un minuto o poco più è costato ad un macchinista giapponese una decurtazione dello stipendio mensile. Una decisione che non è andata giù al lavoratore, pronto a fare causa all'azienda di trasporti. Secondo quanto racconta il Guardian, la West Japan Railway Company (JR West), avrebbe tolto dalla busta paga del macchinista 43 yen, l'equivalente di 32 centesimi di euro, come penalità per il minuto di ritardo accumulato da uno dei treni su cui ha prestato servizio.
Per l'azienda la sanzione risponde al principio "niente lavoro, niente paga". Il macchinista però rivuole i suoi 43 yen, più 13 di straordinario e - secondo il giornale Yomiuri Shimbun - 2,2 milioni di risarcimento per le ripercussioni a livello psicologico provocate dalla vicenda.
L'odissea del macchinista è iniziata nel giugno dello scorso anno, quando doveva spostare un convoglio vuoto in un deposito della stazione di Okayama e si è accorto di essere sul binario sbagliato. Secondo il giornale, si è così accumulato il ritardo, un minuto rispetto all'orario di arrivo del macchinista sul binario giusto e altri 60 secondi sull'arrivo del treno al deposito. Per il macchinista si è trattato di un "errore umano" e non di assenza sul lavoro e per questo non ha accettato neanche una riduzione della sanzione, che era inizialmente di 85 yen, e a marzo è andato in tribunale.