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Martedì, 23 Aprile 2024

"Ora prendiamoci il Veneto": così parlò l'ambasciatore russo (intercettato)

Igor Chubarov, ambasciatore russo in Eritrea, al telefono con il collega in Zimbave, Bakharev: "Abbiamo la Crimea, ma non è finita. In futuro ci prenderemo la Catalogna e Venezia, e anche Scozia e Alaska"

La Russia e le sue mire espansionistiche, per fortuna ironiche - almeno pare. Dopo la Crimea, prendiamoci "la Catalogna e Venezia, ma anche la Scozia e l'Alaska". Se lo sarebbero detto, fra tante risate, due ambasciatori russi in una conversazione finita su YouTube, pubblicata da GuerillaMediaNetwork, secondo quanto ha riportato il britannico "Guardian". 

Un colloquio di cinque minuti, fra l'ambasciatore di Mosca in Eritrea, Igor Chubarov, e il collega in Zimbabwe e Malawi, Serghei Bakharev. "Abbiamo la Crimea, ma non è finita qui. In futuro ci prenderemo la Catalogna e Venezia, e anche Scozia e Alaska", sono le parole attribuite a Chubarov. Il diplomatico poi ha continuato affermando che Mosca potrebbe muoversi su "Paesi di frontiera" o dell'area ex socialista come Estonia, Romania o Bulgaria. 

L'AUDIO INTERCETTATO: "PRENDIAMOCI ANCHE IL VENETO"

Ma alla fine i due diplomatici convengono che forse è meglio lasciare questi ultimi all'Ue. E Bakharev ha suggerito di puntare semmai alla California o a Miami. "Giusto", ha commentato Chubarov, "Miamigrad è ormai al 95% popolata da russi. Abbiamo tutto il diritto d'indire un referendum". Mentre Bakharev, tra le risate, rilancia ingolosito: "E perché non a Londongrad?". 

Fonte: The Guardian →
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