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Venerdì, 19 Aprile 2024

Voli cancellati Ryanair, parla un ex pilota: "Hanno tirato troppo la corda"

Un pilota che ha lavorato per Ryanair racconta "tutta la verità" al quotidiano La Stampa. Tante le polemiche in tutta Europa dopo l'annunciata cancellazione di migliaia di voli nelle prossime settimane

Un pilota che ha lavorato per Ryanair racconta "tutta la verità" al quotidiano La Stampa. Tante le polemiche in tutta Europa dopo l'annunciata cancellazione di migliaia di voli nelle prossime settimane:  "La verità - dice il pilota, che ha chiesto comprensibilemnte di mantenere l'anonimato - è che il caos in cui si trova ora Ryanair è dovuto all’alto numero di licenziamenti dei piloti. Da inizio 2017 se ne sono andati in centinaia. Sono più di mille nell’ultimo anno e mezzo. Sono scappati per le pessime condizioni di lavoro". 

Qualche mese fa il giovane pilota ha trovato lavoro presso una compagnia che garantisce migliori condizioni: "Oltre alla fuga per cercare contratti migliori c’è chi è rimasto e ha fatto un ricatto all’azienda, chiedendo le ferie desiderate e minacciando altrimenti di andarsene. Molti sono andati in Norwegian, gli inglesi hanno scelto invece Jet2. I comandanti con più esperienza sono stati presi dalle compagnie aeree cinesi. Alcune sono basate in Europa e fanno contratti prestigiosi, anche da 30 mila euro al mese". 

"Chi lavora da autonomo - spiega - non ha ferie né la malattia e le tasse vengono pagate in Irlanda, non nel luogo in cui risiede il lavoratore. Questi dipendenti, come accadeva a me, vengono pagati in base a quanto volano e spesso vanno vicino al limite di 900 ore di volo all’anno. A queste cifre vanno però tolte le spese che gravano su ciascun pilota». 

Cioè?  
«Vengono scalati 5 euro per ora di volo per pagare i simulatori che servono per l’addestramento. E per andare a fare i corsi in programma due volte all’anno a Londra è necessario pagarsi l’albergo. In più ogni pilota è costretto a pagare il parcheggio dell’auto in aeroporto, la divisa, cibo e bevande a bordo. O ti porti l’acqua e un panino da casa oppure li compri sul volo come fanno i passeggeri. Se poi il catering è finito, allora stai senza. Stesso discorso per gli assistenti di volo, che guadagnano molto meno». 

Fonte: La Stampa →
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