Salvini amareggiato: "Sono rimasto male per le parole di Draghi, poteva chiamarmi..."
Il leader della Lega dice di essere rimasto "stupito negativamente". E sul green pass: "Resto contrario"
"Sono rimasto stupito negativamente. Ma non voglio commentare le sue parole". E ancora: "L'avevo sentito prima del Consiglio dei ministri e avevamo dialogato amabilmente su tante questioni. Se aveva qualche osservazione da muovermi poteva dirmelo al telefono e non attraverso una conferenza stampa". Lo dice Matteo Salvini al Corriere della Sera a proposito delle parole del premier sui vaccini.
Nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato il nuovo decreto covid, un giornalista aveva chiesto a Draghi un commento sulla posizione espressa da Matteo Salvini, che giorni fa aveva detto che "ai giovani vaccinarsi non serve" e che "dai 40 ai 59 anni si può decidere liberamente se farlo". La risposta del presidente del Consiglio era stata secca: "L'appello a non vaccinarsi è un appello a morire, sostanzialmente. Non ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire: non ti vaccini, ti ammali, contagi, qualcuno muore".
Il leader della Lega parla, tra l'altro, di green pass: "Resto contrario, sono contento che non sia passato il cosiddetto modello francese che sarebbe stato molto più restrittivo". Il leader della Lega spiega ancora: "Chi manifesta non è no vax. Conosco tanta gente che è vaccinata che si oppone alle restrizioni e che invoca la libertà di scelta. Mercoledì a Roma saranno in tanti a far sentire la loro voce. Non vedo che facciano male. Di certo non sarò io a ghettizzarli. E altrettanto sicuramente non voglio vivere in una nuova Unione Sovietica".
Sul vaccino ai ragazzi, il leader della Lega parla delle posizioni del commissario all'emergenza Francesco Paolo Figliuolo: "Gli ho scritto manifestandogli il mio dissenso e allegandogli il parere di scienziati di chiara fama. Lui mi ha risposto assicurandomi che avrebbe approfondito. Vediamo...".