Sara, il racconto dei testimoni: "Non avevamo capito fosse così grave"
Perché nessuno si è fermato ad aiutare Sara Di Pietrantonio? Repubblica ha raccolto le testimonianze delle ultime due persone che l'hanno vista ancora in vita
Ha provato a chiedere aiuto in strada almeno due volte. Ma invano, perché nessuno si è fermato. Sara Di Pietrantonio, la ragazza trovata semicarbonizzata all'alba di domenica in zona Magliana, alla periferia di Roma, poteva essere salvata. A dirlo sono stati gli stessi inquirenti sulla base delle immagini registrate le telecamere di un locale. Perché allora nessuno ha aiutato Sara?
Una risposta ha provato a darla oggi Repubblica, che ha raccolto le testimonianze rese agli inquirenti dai testimoni oculari di quel massacro.
Tra gli ultimi a vedere Sara Di Pietrantonio ancora viva, c’è un ragazzo di 20 anni che ha visto i due litigare: "Passando con l'auto ho visto quella ragazza bionda sbracciarsi, ma lì per lì io e i miei amici abbiamo pensato che non lo facesse per chiedere aiuto", ha detto il 20enne ai carabinieri. Aggiungendo: "Non ci siamo resi conto della gravità della situazione, pensavamo fosse solo un'animata discussione. Solo il giorno dopo, quando ho visto i miei amici per giocare a calcetto, abbiamo saputo della notizia e lì abbiamo realizzato che si trattava della stessa ragazza".
Un altro testimone è un ragazzo di 18 anni che stava accompagnando la ragazza a casa.
"Ho visto una ragazza di spalle che stava discutendo con un ragazzo fuori dalla macchina. Ho proseguito fino a casa della mia fidanzata. Il tempo di fumarmi una sigaretta, salutarla ho ripercorso la strada al contrario e ho visto quell'auto bruciata ma non ho collegato le due cose. Sono andato a dormire. Solo la mattina mia madre mi dice che hanno trovato un auto bruciata e una ragazza carbonizzata, solo allora ho capito".