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Venerdì, 29 Marzo 2024

"Sciopero alla rovescia" dei ristoratori, 2 mila pasti ai più bisognosi per il 1° maggio

L'iniziativa a Palermo: "Servono strategie serie, il turismo è la più grande industria del Sud"

Duemila pasti per le famiglie in difficoltà. Una protesta "solidale" per far sentire la propria voce contro quella che ritengono un'ingiustizia. Mentre le fabbriche riaprono (anche nelle regioni più colpite dall'epidemia) turismo e ristorazione restano al palo. Per questo un gruppo di ristoratori del centro storico di Palermo hanno organizzato per il primo maggio una grande azione solidale a sostegno dei più bisognosi: venerdì primo maggio, giorno della festa dei lavoratori, apriranno le cucine dei loro locali e cucineranno 2 mila piatti che più di cinquanta volontari distribuiranno alle famiglie in difficoltà nel centro storico di Palermo.

"Mangeremo tutti insieme come in una grande tavolata, come in una grande famiglia. Festeggiamo il lavoro con la generosità e la gioia, perché lavorare a questo deve servire, a vivere bene e contribuire a una società più giusta" si legge in una nota dei ristoratori.

"Per anni - proseguono - abbiamo sentito dire la frase 'In Sicilia si potrebbe vivere solo di turismo', è questa la grande industria del Sud Italia. Il centro storico di Palermo da pochi anni sta cercando di risollevarsi economicamente sulle proprie gambe, gambe fatte di investimenti economici e di scelte politiche fatte in questa prospettiva dalle istituzioni e soprattutto da tanti privati che danno lavoro a molti palermitani. Non prevedere piani di sostegno adeguati e strategie serie per accompagnare la riapertura delle strutture che lavorano nel settore ristorativo stronca alla base un percorso che con fatica si stava provando a portare avanti nel centro storico ma anche in tutta la città, nella regione e nel Sud più in generale".

L'iniziativa è organizzata dalla Prima Circoscrizione, da Sos Ballarò e da Kala Onlus in collaborazione con Kalsa Solidale e Ubuntu. Un contributo di 2 mila euro è stato ricavato dalla raccolta fondi "Un banco del sorriso a Ballarò", la campagna lanciata subito dopo il lockdown per avviare azioni di supporto alimentare alle famiglie in difficoltà. 

Fonte: PalermoToday →
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