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Giovedì, 25 Aprile 2024

Nella spiaggia "fascista" lavorava anche il segretario del Pd di Chioggia

Terry Manfrin ha lavorato lo scorso anno per tre giorni a settimana pagati con regolari voucher. Lui non ci sta a finire nel tritacarne mediatico e si difende: "Tutti sanno la mia storia non si può certo dire che io chiuda gli occhi sul fascismo. Quando ho lavorato io non ho mai visto niente che riconducesse a Mussolini e non ho mai sentito fare interventi particolari a Gianni Scarpa"

Nella spiaggia "fascista" finita recentemente al centro delle polemiche lavorava anche il segretario del Pd di Chioggia Terry Manfrin.

Proprio lì, in quello stabilimento balneare con cartelli inneggianti al fascismo e a Benito Mussolini, il segretario Pd di Chioggia Terry Manfrin ha lavorato lo scorso anno per tre giorni a settimana pagati con regolari voucher.

Lui non ci sta a finire nel tritacarne mediatico e si difende: "Tutti sanno la mia storia non si può certo dire che io chiuda gli occhi sul fascismo. Quando ho lavorato io non ho mai visto niente che riconducesse a Mussolini e non ho mai sentito fare interventi particolari a Gianni Scarpa".

L'assessore regionare di Forza Italia Elena Donozzan ha invece annunciato una festa vintage dedicata agli anni Trenta proprio in quel lido:"Devo concordare con Gianni gli ultimi dettagli - dice - poi sono proprio curiosa di vedere cosa si inventerà il Prefetto". 

Gianni Scarpa, il gestore della spiaggia fascista, è indagato per apologia di fascismo dalla Procura della Repubblica di Venezia. Il suo nome è iscritto nel fascicolo d'inchiesta (registro delle notizie di reato a carico di persone note, modello 21) aperto dai magistrati dopo la denuncia trasmessa dalla Digos sui cartelli esposti nel lido balneare e sui deliranti discorsi "anti democratici" e "inneggianti al regime".

Fonte: Corriere della Sera →
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