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Giovedì, 28 Marzo 2024

3 dicembre 2013, segnatevi questa data: Montecitorio potrebbe "saltare"

La prossima settimana la Consulta dovrà esprimersi sulla legittimità del "Porcellum". E' Brunetta sul Foglio a suonare l'allarme: "Se la Corte boccia il Porcellum cambia la maggioranza alla Camera"

Montecitorio rischia grosso. La Corte Costuzionale martedì prossimo è chiamata a pronunciarsi sulla legittimità del Porcellum. Ebbene, se la Corte dovesse bocciare l'attuale legge elettorale ci troveremmo in un vero e proprio terremoto istituzionale. Come spiega Renato Brunetta sulle colonne de Il Foglio "con il verdetto negativo della Consulta l'intero Parlamento sarebbe illegittimo e quindi di fatto andrebbe sciolto in poche settimane". 

E' Libero a spiegare "come potrebbe tradursi in realtà questa apocalisse istituzionale". 

Ecco il primo scenario profetizzato da Renato Brunetta: "Se la Consulta dovesse bocciare il “Porcellum” in riferimento alla mancanza della soglia minima per il premio di maggioranza, automaticamente deputati e senatori eletti decadrebbero – se non ancora convalidati dalle rispettive Camere – e dovrebbero essere rimpiazzati da quanti sono stati esclusi. I calcoli consentono di ritenere che i deputati di sinistra “abusivi” sarebbero 148 (da 340 scivolerebbero a 192). Il centrodestra avrebbe in tutto solo due onorevoli in meno del centrosinistra, situandosi a 190 e guadagnandone dunque 66 rispetto agli attuali 124". 

Poi, sempre secondo Brunetta ci sarebbero altri scenari. "Con un responso negativo della Consulta ecco che arriverebbe l'annullamento puro e semplice della disciplina del premio; oppure l' 'annullamento dell'intera legge; o addirittura l'annullamento dell'intera legge elettorale, ma assumendo come conseguenza la reviviscenza del precedente, cioè “Mattarellum”. Se la Consulta dovesse dire "no" al porcellum il terremoto è certo".

Nel caso in cui la Corte costituzionale dovesse annullare del tutto la legge (o anche alla reviviscenza della legge Mattarella) non si potrebbe convalidare nessuna elezione e l’esito sarebbe il necessario scioglimento della Camera nel giro di qualche settimana. "Nel caso di annullamento del solo premio di maggioranza bisognerebbe, invece" come racconta il Foglio.it "ricalcolare proporzionalmente i seggi e assegnarli ai partiti a cui sono stati sottratti per attribuirli alla coalizione che ha vinto il premio ormai illegittimo". 

Fonte: Libero →
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