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Giovedì, 25 Aprile 2024

"Il videopoker mi ha rovinato la vita: ora vivo da clochard in stazione"

Succede a Milano: la storia di Domenica Caffarella, 40 anni, genovese e residente a MIlano. Da otto mesi dorme nella stazione di Lambrate: "Io non sono il degrado"

A volte è la crisi e a volte invece è colpa del gioco. Molte però sono le ragioni per cui le persone finiscono a vivere per strada, perdendo famiglia, lavoro e amicizie. Quella di Domenico è una di quelle storie che si nascondono tra i binari di una stazione, dove c'è chi si ritrova a dormire perché non ha nessun altro posto dove andare.

A volte lo chiamano degrado, ma Domenico non ci sta: ha scritto una lettera al Corriere di Milano per fare comprendere che dietro ai senzatetto ci sono storie drammatiche che coinvolgono persone oneste:
 

Ci hanno rubato le nostre poche cose, scarpe e spazzolino da denti. Succede spesso. Sono ragazzi di strada che hanno problemi con l’alcol e a volte diventano molesti. E c’è anche qualche disonesto. Però non siamo tutti così, tra i senzatetto c’è tanta brava gente


Domenico ha 40 anni ed è genovese d'origine. Lui non si sente un "balordo" e come lui tanti altri. Ha sempre lavorato e di lavori ne ha fatti tanti, ma poi è arrivato il vizio del gioco e delle slot: "Sono stato dipendente dalle macchinette per anni, adesso non mi ci avvicino nemmeno". Poi è arrivata la crisi, la disoccupazione e i problemi economici. Le sue sono molto cambiate:

Si dorme tre-quattro ore a notte, ma mai profondamente perché bisogna sempre stare all’erta. Ho uno zaino con pochi stracci che devo sempre tenere d’occhio. Le stazioni sono luoghi aperti, c’è sempre qualcuno che entra e, come ieri notte, prova a rubarci qualcosa, anche solo per dispetto. Io ho già perso la giacca invernale e anche il sacco a pelo

Fonte: Milano.corriere.it →
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