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Sabato, 20 Aprile 2024

La "formula della frode" per far pagare di più la bolletta del telefono

È alla base del meccanismo che, secondo l’accusa, avrebbe consentito alle compagnie di attivare servizi ad insaputa degli utenti, che non sapevano di pagarli

Una "formula della frode" per far pagare di più la bolletta del telefono. E si basa, racconta oggi il Corriere della Sera, sui servizi telefonici attivati ad insaputa degli utenti che non sapevano di pagarli, alla base della quantificazione dei 21,2 milioni sequestrati l’altro ieri dalla gip milanese Patrizia Nobile a Wind, come "percentuale incamerata per i servizi a valore aggiunto attivati pacificamente con modalità fraudolente" fino al novembre 2018 dalle società produttrici di contenuti Brightmobi e Yoom per il tramite della piattaforma tecnologica dell’azienda Pure Bros.

I due informatici italiani di Brightmobi e Yoom, a cui sono stati sequestrati 12 milioni di euro, hanno aiutato gli inquirenti a decifrare gli intrecci contrattuali che rendono lucrosi i servizi aggiuntivi: giochi, suonerie, meteo, oroscopi attivati sulla scheda Sim dell'utente tramite banner pubblicitari. 

Riassunta dagli indagati, la formula V=(B/0,45+Y/0,45) mette in relazione il profitto illecito della compagnia telefonica (in questo caso Wind) con quello di produttori di contenuti (come Brightmobi e Yoom).

Nell’estate 2020 i pm avevano segnalato all’Agcom che il sistema delle attivazioni fraudolente appariva "praticato allo stesso modo da altri operatori", e Agcom aveva avviato ispezioni. 

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Fonte: Corriere della Sera →
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