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Giovedì, 25 Aprile 2024

Si avvicina il giorno del giudizio: Berlusconi, domiciliari o servizi sociali

Il 10 aprile è attesa l’udienza davanti al Tribunale di sorveglianza di Milano per decidere in che modo Berlusconi sconterà la pena dopo la condanna al processo Mediaset. Il bivio del Cavaliere a pochi mesi dalle Europee

ROMA - Il 10 aprile, davanti al tribunale di sorveglianza di Milano si terrà l'udienza per discutere l'affidamento in prova ai servizi sociali di Silvio Berlusconi, condannato definitivamente a 4 anni di carcere, tre dei quali coperti da indulto, per il caso Mediaset. 

I magistrati avranno cinque giorni di tempo per accogliere o rigettare l'istanza di affidamento in prova ai servizi sociali depositata lo scorso ottobre dai suoi difensori, il professor Franco Coppi e l'avvocato Niccolò Ghedini. Le ipotesi sono due: servizi sociali, oppure il carcere a domicilio (un anno di reclusione tra le mura di Arcore). 

Per descrivere la grande incertezza che scandisce il conto alla rovescia, e che si traduce nello stato d'animo cupo di Berlusconi, Ugo Magri su La Stampa parla di "un bivio che paralizza il Cavaliere". Tanto più che all'orizzonte ci sono le elezioni Europee. E qui la confusione regna sovrana:

Berlusconi nemmeno può fare il gesto di candidarsi per l’Europa (come il suo consigliere Toti ieri auspicava, senza peraltro crederci troppo): nel giro di pochi giorni il suo nome verrebbe depennato. Ma senza Berlusconi a trainare Forza Italia, chi prenderà il suo posto? Qualcuno accarezza l’idea che venga candidato un membro della famiglia, non necessariamente Marina, in modo da riproporre il nome sulla scheda. Altri più realisticamente scommettono che alla fine di Berlusconi si parlerà solo nel simbolo.

Fonte: La Stampa →
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