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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Sexy shop esclusi dal bonus, lo sfogo della pornostar: "Bigotti, anche noi paghiamo le tasse"

Mary Rider, titolare insieme al marito di un negozio per adulti a Torino, ha scritto una lettera al governatore del Piemonte: "Mentalità retrograda, sono amareggiata"

"Sono amareggiata perché ci troviamo di fronte a una mentalità bigotta e retrograda senza alcuna motivazione. Le persone vengono da noi anche a parlare perché cercano spunti per dare brio al loro rapporto. Facciamo un lavoro sociale importante. Perché tarparci le ali?". Così si sfoga la pornoattrice Mary Rider, titolare insieme al marito di un sexy-shop a Torino ("La bottega dei desideri"), dopo la decisione del consiglio regionale del Piemonte di non concedere alcun aiuto al settore. Un emendamento presentato dalla Lega ha infatti escluso i negozi per adulti dal bonus a fondo perduto destinato alle attività commerciali. 

"Non capisco perché le cose vengano fatte solo a senso unico", dice Mary Rider a TorinoToday. "Chiediamo un aiuto da parte delle istituzioni. Abbiamo chiuso i battenti e rispettato la quarantena come tutte le altre attività, ora dobbiamo subire anche questa discriminazione". 

La pornoattrice ha preso carta e penna e ha scritto al governatore piemontese Alberto Cirio. "In qualità di onesto cittadino e contribuente e di piccolo imprenditore titolare di un'attività commerciale per articoli per adulti - si legge nella lettera -, scrivo alla vostra attenzione questa lettera di rimostranza per denunciare la constatata esclusione da qualsiasi forma di sostegno pubblico a una crisi che ha colpito qualsiasi settore, incluso quello di cui sono rivenditore".

"Sono titolare di un sexy-shop. Pago le tasse. Ho osservato l'obbligo di chiusura della mia attività. Non ho riscosso alcun guadagno dal mio lavoro. Mi è stato solo rimandato il pagamento dell'INPS per i mesi in cui non ho lavorato. Ho continuato a pagare l'affitto, le bollette, le forniture dei prodotti acquistati per il magazzino oltre che il mutuo e le bollette di casa. Ma la Regione Piemonte ha discriminato la mia attività e mi ha escluso dagli aventi diritto al bonus". 

La pornostar contro la Regione per difendere i sexy-shop: video

Servizio video di Gioele Urso, redazione di TorinoToday

Fonte: TorinoToday →
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