Sfrattato l'ex marito della Polverini dalla casa popolare: "Inquilino abusivo"
Ancora polemiche sulla vicenda relativa alla casa Ater di cui usufruiva da tempo Massimo Cavicchioli. L'ex marito dell'esponente Pdl pagava 380 euro di affitto per un appartamento di 60mq in pieno centro di Roma
Sfrattato. Massimo Cavicchioli, ex marito di Renata Polverini, esponente Pdl ed ex presidente della Regione Lazio, era "inquilino abusivo" in una casa popolare. Pagava appena 380 euro d'affitto al mese per un'abitazione in pieno centro a Roma. La stessa abitazione nella quale, per 15 anni, ha vissuto anche la stessa Renata Polverini.
Come racconta il Corriere della Sera, edizione romana, "lo sgombero forzato della polizia municipale è scattato alle 7. Cavicchioli ha aperto la porta, in casa c'era una donna di 40 anni, la sua compagna. Non ha opposto resistenza, ma ha protestato: «È una persecuzione politica, qui è pieno di case occupate e siete venuti solo da me (e in un'altra abitazione in viale Giotto dove abitava una studentessa, ndr). Qui ci sono nato 52 anni fa e non mi è mai stata data l'opportunità di acquistare questo appartamento». In casa sono entrati gli operai e un fabbro per il ripristino dei luoghi.
La vicenda emerse sulle pagine locali e non solo due anni fa, durante l'inchiesta nota come "affittopoli". Dalle carte dell' Ater risulta infatti che Cavicchioli è stato "occupante abusivo non sanabile" dell'appartamento fin dal 1989, quando era morta la nonna, titolare del contratto.
L'insanabilità era dovuta dal fatto che tra il suo reddito e quello della (ex) moglie, Cavicchioli superava - e di molto - il reddito entro il quale bisogna stare per poter usufruire di una casa popolare.
