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Sabato, 20 Aprile 2024

Sms ingiuriosi e diffamazione, Sgarbi condannato a pagare maxi risarcimento

Per il critico d'arte una sanzione di 24mila euro più le spese processuali

La corte d'appello di Milano, seconda sezione civile, ha confermato la sentenza di condanna contro Vittorio Sgarbi, aumentando però di oltre quattro volte la somma che dovrà versare al giornalista Sebastiano Grasso, vittima di "messaggi ingiuriosi" sul suo cellulare e dell'articolo 'Il nuovo Caravaggio? Una bufala domenicale', ritenuto diffamatorio, pubblicato il 13 giugno 2011 sul quotidiano Il Giornale.

Sgarbi condannato per diffamazione, corte d'Appello conferma la sentenza

La corte presieduta da Walter Sarasella ha accolto, con sentenza dello scorso 7 maggio, la richiesta avanzata dal difensore Biagio Cartillone e ha condannato sia Sgarbi che Alessandro Sallusti "al pagamento di in favore dell'appellante della maggior somma di 20mila euro, nonché il solo Vittorio Sgarbi all'ulteriore pagamento di 4mila euro a titolo di sanzione", oltre alle spese processuali.

La notizia è stata resa nota da Biagio Cartillone, legale di Grasso, che ha prodotto integralmente la sentenza. Contrariato da un articolo sul quotidiano milanese che criticava il Padiglione Italia della Biennale di Venezia del 2011, da lui curato, Sgarbi prima ha iniziato a scrivere sms con parolacce e offese all'autore del pezzo pubblicato, e poi in un articolo su Il Giornale ha usato nei confronti del recensore considerazioni da lui ritenute diffamatorie.

Fonte: MilanoToday →
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