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Venerdì, 29 Marzo 2024

"Sionismo crimine contro l'umanità": bufera sulle parole di Erdogan

Per Washington "la caratterizzazione del sionismo come crimine contro l'umanità è offensiva e sbagliata"

Il premier turco Recep Tayyip Erdogan è di nuovo nell'occhio del ciclone delle polemiche, dopo che un altro dei suoi sempre più frequenti "exploit" verbali ha fatto infuriare Israele, Washington e il segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon.

La frase "incriminata" è stata pronunciata mercoledì nel corso di una conferenza Onu a Vienna, quando Erdogan ha definito il sionismo "un crimine contro l'umanità". Parole "oscure e false, che credevamo appartenessero al passato della storia del mondo" ha subito commentato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, seguito a stretto giro dal portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale Usa, Tommy Vietor, che ha definito quella del premier turco "na dichiarazione offensiva e sbagliata". Infina la presa di distanze netta anche da parte del "padrone di casa", Ban Ki-Moon, che attraverso un suo portavoce ha definito le parole di Erdogan "ingiuriose".

Parlando al quinto Forum globale dell'Alleanza tra le Civilizzazioni dell'Onu, Erdogan ha poi aggiunto: "Come già accade per sionismo, antisemitismo e fascismo, è inevitabile che l'islamofobia sia considerata un crimine contro l'umanità".

Per Washington "la caratterizzazione del sionismo come crimine contro l'umanità è offensiva e sbagliata". "Incoraggiamo - ha detto Vietor - persone di tutte le fedi, culture e idee a denunciare le iniziative di odio e a superare le differenze". Un portavoce di Ban Ki-Moon, che era presente durante il discorso, ha espresso il pensiero del segretario generale, che "ritiene inopportuno che parole così ingiuriose e portatrici di divisioni siano siate pronunciate a un incontro che aveva come tema la leadership responsabile". "Il segretario generale ha ascoltato il discorso del premier attraverso un interprete. Se le parole sul sionismo sono state interpretate correttamente, non sono solo sbagliate, ma contraddicono lo spirito stesso dell'Alleanza delle civilizzazioni", ha sottolineato il portavoce del numero uno del Palazzo di Vetro.

La tempesta scatenatasi riguardo a tali affermazioni avrà con ogni probabilità conseguenze anche sulla visita di oggi del segretario di Stato Usa John Kerry ad Ankara, che sarebbe dovuta essere dedicata quasi interamente alla crisi siriana. Erdogan ha spesso attaccato ruvidamente Israele e le relazioni tra i due Paesi sono compromesse da tempo, ma prese di posizioni pubbliche così nette non possono essere minimizzate dall'alleato americano.

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