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Martedì, 23 Aprile 2024

Rischia di soffocare mangiando una brioche: così il barista lo ha salvato in extremis

Una storia di coraggio e sangue freddo a Brescia: Francesco Rezzola, barista 28enne, ha salvato la vita a un uomo che stava soffocando

"Quando mi sono girato, ho visto il cliente che faceva fatica a respirare e ho capito immediatamente che qualcosa gli era andato di traverso. All'inizio non pensavo che la situazione fosse così grave e gli ho chiesto se volesse un bicchiere d'acqua. Quando mi sono accorto che aveva le labbra viola e non respirava più sono corso verso di lui: sono riuscito ad afferrarlo prima che crollasse sul pavimento e ho cominciato a praticare le manovre di disostruzione che ho imparato al corso di primo soccorso".

E' il racconto di Francesco Rezzola, gestore di un bar a Brescia insieme al fratello Angelo. Un boccone di brioche che va di traverso, le immediate le difficoltà respiratorie, fino ad arrivare all'apnea. Può sembrare una sciocchezza, ma le conseguenze potevano essere drammatiche: ogni anno in Italia si contano infatti quasi 700 ricoveri e più di 200 decessi per soffocamento da cibo.

Quella raccontata da BresciaToday è una storia di eroismo quotidiano, avvenuta all'interno di un locale di Porta Venezia, nel pomeriggio di mercoledì. La prontezza di riflessi del gestore del bar e le sue ottime conoscenze sulle manovre di primo soccorso hanno infatti salvato la vita a un cliente che stava soffocando con un boccone di brioche. Tutto è successo in fretta: l'uomo, un 70enne residente nella zona, è entrato nel bar e, come di consueto, ha ordinato un caffè e una brioche. Mentre Francesco era dietro al bancone, girato di spalle, l'anziano ha cominciato a mordere il cornetto e un pezzo gli è andato di traverso. L'uomo non riusciva nemmeno a parlare: per attirare l'attenzione del barista ha cominciato a battere le mani sul bancone.

Francesco è da anni volontario del gruppo di Protezione Civile di Montirone ed è ben preparato a gestire situazioni di emergenza in cui un intervento tempestivo è fondamentale per evitare drammatiche conseguenze.

"L'ho afferrato da dietro e gli ho dato 5 pacche sulla schiena, tra le scapole - spiega il barista 28enne, di casa a Buffalora -  ma non ha funzionato, così l'ho sollevato e l'ho portato fuori per cercare di attirare l'attenzione di qualche passante che potesse chiamare il 112: all'interno del bar, oltre a noi, non c'era nessuno. Nel frattempo ho continuato le manovre, riuscendo a far sputare il boccone al cliente".
 

Fonte: BresciaToday →
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