I soldi della casta: in 18 anni i partiti hanno intascato 3 miliardi di euro
Un articolo de "Il Giornale" fa i conti in tasca ai partiti
Fondare un’impresa? Aprire un negozio? Macché, il vero affare in Italia è fondare un partito. Non si paga l’Imu sulle sedi, non si pagano bolli e imposte di registro, ci sono sconti fiscali di ogni tipo, e soprattutto basta poco (l’1 per cento o un solo eletto) per ricevere bonifici da centinaia di migliaia o più spesso da milioni di euro pubblici, da usare a piacimento
Inizia così l'articolo, a firma di Paolo Bracalini, pubblicato oggi da "Il Giornale".
Il pezzo fa i "conti in tasca" ai partiti italiani... e i risultati sono di quelli che faranno molto discutere.
In totale una montagna di soldi, lievitata del 1.110 per cento dal 1999 al 2008, ma che tuttavia non impedisce ai partiti di finire in rosso. Ad esempio, malgrado stiano ricevendo, dal 2008 ad oggi, la bellezza di 650 milioni di euro, i tre partiti Pdl, Pd e Udc hanno chiuso l’ultimo bilancio in disavanzo. Ma dove li mettono tutti questi soldi?
Una domanda che speriamo abbia presto una risposta.