Sposa-bambina uccide suo marito col veleno per topi
La ragazzina, soli quattordici anni, ha ucciso suo marito e tre amici dello sposo durante la festa per le nozze. Il pubblico ministero ha chiesto per lei la pena di morte
ROMA - E' scoppiata in lacrime. Non ce l'ha fatta a mostrarsi ancora una volta forte, quando il pubblico ministero Lamido Soron-Dinki ha confermato all'Alta corte di Gezawa che per lei avrebbe chiesto la pena di morte. E' quello che prevede la legge nigeriana e per Wasila Tasi'u, la quattordicenne accusata di aver ucciso l'uomo che era stata costretta a sposare e tre suoi amici, le speranze sono poche.
Secondo la ricostruzione dell’accusa, riportata dal sito di SkyNews, il giorno della festa per il matrimonio - il cinque aprile scorso - Wasila avrebbe chiesto a un amico di acquistare del veleno per topi. Quindi, avrebbe preparo una pietanza avvelenata e l'avrebbe offerta la marito, un musulmano trentacinquenne già sposato, e ad altre tre persone, tutti amici dello sposo, presenti al banchetto nuziale.
Durante l’ultima udienza la ragazzina si è dichiarata non colpevole e il processo è stato rinviato al prossimo 22 dicembre, quando si deciderà la sorte della sposa bambina. Il padre della piccola ha fatto un appello pubblico affinché la vita di sua figlia sia risparmiata. Tante anche le associazioni per i diritti umani che hanno difeso la quattordicenne sottolineando come la ragazzina sia una vittima e non il carnefice.
"E’ stata costretta a sposare un uomo che non amava - ha attaccato Zubeida Nagee, attivista per i diritti delle donne - Ha cercato di ribellarsi, ma suo padre le ha imposto di sposarsi".
