Stamina, "abbiamo curato prima i raccomandati per entrare agli Spedali di Brescia"
Le ammissioni di Andolina, braccio destro di Davide Vannoni: "Prima abbiamo curato i raccomandati, così poi saremmo riusciti a far entrare i nostri bambini"
ROMA - "Prima abbiamo curato i raccomandati, così poi saremmo riusciti a far entrare i nostri bambini". Nella puntata di "Presadiretta" che andrà in onda lunedì Marino Andolina, vice presidente di Stamina Foundation, ammette e rivela l'interesse di "importanti personaggi della Regione e dell'ospedale di Brescia" per il controverso metodo di Davide Vannoni.
Questi personaggi avrebbero chiesto cure per se stessi, o per parenti, in cambio di "aiuti" per entrare nella struttura di Brescia. "Un dirigente della regione Lombardia aveva un problema. Ha pensato che potevamo curarlo e ha favorito l'ingresso del nostro metodo negli Spedali di Brescia".
E ancora: "Il dirigente lombardo aveva una neurologica progressiva. Anche i dirigenti locali avevano qualche fratello, cognato o marito da curare, col morbo di Parkinson. C'era interesse, da parte di queste persone, nel vedere curati se stessi e i propri congiunti".
Nella stessa puntata parlerà anche il papà di Nicole De Matteris, la bimba di undici anni affetta dalla nascista da tetraparesi spastica che si è sottoposta alle infusioni di staminali senza risultati.
"In tutto il trattamento - denuncia l'uomo - Stamina ci è costato 50mila euro, dobbiamo ancora finire di pagare e mia figlia è ancora sulla carrozzella".