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Sabato, 20 Aprile 2024

Quanti suicidi tra le mogli dei poliziotti…

Sul blog "La 27ora" del corriere.it un articolo di Guido Olimpio si interroga sulle trppe moglie e compagne degli agenti che si sono tolte la vita in "stane" circostanze

E' uno di quei post che gelano il sangue. Che fanno una domanda dura, che è già risposta, ma che risposta non ha. Stavolta a farci correre un brivido lungo la schiena è Giudo Olimpio che sul blog "27esimaora" ospitato dal Corriere.it parla degli "strani suicidi delle mogli dei poliziotti americani". E lo fa citando un altro blog, Behind the blue wall, dietro il muro blu.

L'autrice è Cloudwriter. Di questa firma si sa solo che vive nello stato di Washington, costa ovest degli States.

Il muro blu di cui parla è un muro "di complicità e coperture da parte di sceriffi e dipartimenti di polizia nei confronti dei loro colleghi. Agenti le cui mogli e compagne si sono tolte la vita in circostanze misteriose, strane, sospette. Episodi che sembrano, a prima vista, dei suicidi ma in realtà possono essere degli omicidi mascherati compiuti dagli stessi mariti-poliziotti".

La battaglia di “Cloudwriter”, anche lei vittima di abusi, è un urlo nel silenzio dell’indifferenza, è uno strappo alla cortina di omertà. Crea gruppi di pressione, mobilita, impedisce che la versione ufficiale resti chiusa nel sacco nero dell’obitorio insieme alla donna “suicidata”. Chiarisce: non è una crociata contro un individuo, non sono un giudice, voglio solo capire quanto è avvenuto.

L'ultimo caso di cronaca è stato portato alla ribalta dal New York Times ed è quello di Michelle O’Connell, 24 anni, una figlia di 4, trovata senza vita nella sua casa di St. Augustin in Florida il 2 settembre 2010. "Secondo la testimonianza del fidanzato, Jeremy Bank, agente in servizio con lo sceriffo della Saint John County, Michelle si è impadronita della sua pistola e si è sparata. Caso chiuso per le autorità: suicidio. Storia alla quale i genitori di Michelle non hanno mai creduto". 

Nel tempo "Cloudwriter è risalita ai protagonisti, ha scavato sulle stranezze dell’episodio così come sul comportamento degli investigatori. Indagini fatte con i piedi, elementi trascurati, una gran fretta di scaricare tutto sulla povera Michelle. Manovra agevolata dal peso politico dello sceriffo".

Ebbene, nel gennaio 2011 il caso della mamma di St. Augustin è stato riaperto grazie a questo blog "tra imbarazzi e comportamenti poco professionali da parte dei funzionari" racconta Olipio. "A indagare è intervenuto un magistrato della Florida ma la conclusione è stata la stessa. Suicidio. Il verdetto che non ha chiuso le polemiche e non ha allontanato i sospetti sulla polizia quando deve indagare uno dei suoi. L’ostinato muro blu ha funzionato".

Fonte: 27esimaora →
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