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Venerdì, 19 Aprile 2024

Strage di Newtown: senatore "pro-armi" cambia idea

Nel frattempo Obama fa sapere di essere favorevole al divieto di possesso per armi d'assalto

La tragedia della strage alla scuola di Newtown, nella quale sono morti 20 bambini, ha sconvolto l'America, e sta facendo riflettere anche alcuni tra i più irriducili tra i sostenitori del diritto al possesso di armi.

Il senatore democratico della West Virginia Joe Manchin, sostenitore della lobby pro-armi National Rifle Association, ha rivisto le sue posizioni: "L'orribile massacro ha cambiato la nostra prospettiva, bisogna andare oltre il semplice dialogo", ha scritto su Twitter dove ha espresso sostegno per la proposta del senatore Joe Liberman sulla creazione di una commissione federale per combattere le violenze legate alle armi da fuoco.
Ai microfoni di Msnbc, Manchin si è detto favorevole alla messa al bando delle armi d'assalto: "Non serve un fucile semiautomatico da 30 colpi per andare a caccia". Nel 2010 Manchin si era reso protagonista di un discusso spot di trenta secondi in cui imbracciava un fucile e sparava contro un disegno di legge sulle energie pulite.

La Casa Bianca, nelle meste ore che stanno seguendo la tragedia, ha nel frattempo comunicato che al momento non ha "un'agenda specifica" da annunciare in merito alla limitazione dell'uso delle armi. Lo ha detto il portavoce della Casa Bianca Jay Carney a poche ore dalle dichiarazioni del presidente americano Barack Obama, secondo cui va fatto di più per porre fine a tragedie legate a pistole e fucili.
Carney ha spiegato che "nelle prossime settimane" Obama cercherà di "coinvolgere gli americani" avanzando possibili approcci al problema. "Non ho una serie di proposte da presentarvi", ha detto Carney sottolineando "quanto il presidente ha detto ieri" in merito alla necessità di "impedire che altre tragedie come questa si verifichino".
Il portavoce dell'inquilino della Casa Bianca ha però detto che Obama è favorevole al ripristino del divieto, scaduto nel 2004, sulla fabbricazione e importazione per usi civili di armi 'da assalto', cioè fucili e pistole semiautomatici. Al Congresso nel frattempo si torna a discutere proprio sul rinnovo di questa misura.

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