Ferrara, la Lega festeggia coprendo lo striscione per Giulio Regeni
A Ferrara, dove la Lega ha imposto il primo sindaco di centrodestra dopo 70 anni, ieri a tarda sera prima dell’arrivo del nuovo primo cittadino Alan Fabbri, un gruppo di suoi sostenitori ha appeso la bandiera della Lega sullo scalone municipale
Definirla "caduta di stile" è riduttivo. A Ferrara, dove la Lega ha imposto il primo sindaco di centrodestra dopo 70 anni, ieri a tarda sera prima dell’arrivo del nuovo primo cittadino Alan Fabbri, un gruppo di suoi sostenitori ha appeso la bandiera della Lega sullo scalone municipale, coprendo lo striscione dedicato a Giulio Regeni. Gesto che non è passato inosservato, e che ha scatenato critiche aspre sui social network.
Gesto che ha creato sconcerto in città anche perché nei giorni scorsi di quello striscione si era parlato a lungo: era stato rubato e poi, dopo essere stato ritrovato, rimesso al suo posto da Amnesty Ferrara in collaborazione con il Comune. La vertià sull'omicidio di Giulio Regeni è ancora lontanissima. Il ricercatore italiano venne torturato e ucciso al Cairo tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio del 2016. Un mese fa i genitori avevano scritto una lettera aperta al premier Conte: "Sono trascorsi ormai più di tre anni e assieme a tantissimi cittadini di tutto il mondo attendiamo di sapere i nomi di tutti i soggetti coinvolti e di vederli assicurati alla giustizia italiana".
La #Lega vince a #Ferrara e per festeggiare copre con la propria bandiera lo striscione "Verità per Giulio #Regeni" di Amnesty International pic.twitter.com/3tJ1eiJnRZ
— Simona Malpezzi (@SimonaMalpezzi) 10 giugno 2019