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Martedì, 23 Aprile 2024

Jihadista postava su Twitter gli orrori della guerra, la mamma lo convince a smettere

Maurizio Molinari sulla Stampa racconta l'ultima "conversione" di Al-Subaie, che ora è tornato a casa. Grazie alla mamma

Era un convinto jihadista Sulaiman Al-Subaie. Nemmeno trent'anni compiuti, era andato in Siria dall'Arabia Saudita per combattere al fianco dello “Stato Islamico dell’Iraq e del Levante” (Isis), emanazione diretta di Al Qaeda.

Dal campo di battaglia pubblicava sul suo account Twitter foto dei cadaveri dei nemici uccisi.

Maurizio Molinari sulla Stampa racconta l'ultima "conversione" di Al-Subaie, che ora è tornato a casa. Grazie alla mamma.

Sono stati gli appelli dei genitori, in special modo della mamma, a farlo desistere dai suoi folli ideali jihadisti. Dopo sei mesi in Siria ha detto basta.

Tra i suoi compiti, quando era in guerra, c'era quello di pubblicare su Twitter le immagini degli scontri con le truppe governative. Un giorno decide di postare addirittura la foto di un cadavere di un nemico.

Scrive La Stampa:

Il risultato è un boom di followers che superano quota 300 mila mentre lui continua ad adoperare, giorno dopo giorno, lo stesso metodo: foto di morti in battaglia. Ma qualcosa nelle ultime settimane va storto, la madre lo chiama dall’Arabia per convincerlo a tornare e quando finalmente si concorda il luogo del passaggio della frontiera è il padre a recarsi al posto di frontiera turco. Le foto di Al-Subaie sono divenute una delle testimonianze più agghiaccianti della vita dei siriani in guerra.

Fonte: La Stampa →
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