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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cina

Il superdiffusore che ha contagiato 102 persone

L'uomo, 45 anni, ha tenuto quattro conferenze a Gongzhuling e Tonghua, in Cina, tra l'8 e l'11 gennaio. Tra i casi collegati ci sono 79 persone che hanno assistito alle lezioni e 23 dei loro stretti contatti

A lui vengono fatti risalire un centinaio abbondante di contagi. Le autorità cinesi hanno individuato un ''superdiffusore'' dal quale dipenderebbero oltre cento contagi di coronavirus. Lo riferiscono le autorità di Pechino spiegando che da un uomo di 45 anni, che ha viaggiato nel nord-est della Cina a bordo di treni, dipenderebbero 102 casi. In particolare le autorità di Jilin, che confina con la Corea del Nord, hanno segnalato sabato 10 casi trasmessi localmente e 63 asintomatici.

Il superdiffusore cinese che ha contagiato più di 100 persone

La commissione sanitaria di Jilin ha detto che tutti i 63 asintomatici erano collegati all'uomo che ha viaggiato a Harbin, capoluogo della provincia di Heilongjiang, a Jilin, Tonghua e Gongzhuling. I media statali hanno riferito che l'uomo ha tenuto quattro conferenze a Gongzhuling e Tonghua tra l'8 e l'11 gennaio. Tra i 102 casi collegati ci sono 79 persone che hanno assistito alle lezioni e 23 dei loro stretti contatti.

Nel corso degli ultimi 12 mesi gli scienziati hanno imparato a conoscere meglio il virus, ed è diventato evidente che i cosiddetti eventi di superdiffusione, in cui una persona contagia un numero enorme di altri individui, hanno avuto un ruolo spropositato nella trasmissione del virus. Emblematici i casi di una partecipata conferenza di Boston e il funerale in Georgia negli Usa la scorsa primavera, eventi di superdiffusione che hanno avuto "un ruolo notevole nella prima diffusione di COVID-19 negli Stati Uniti", secondo un rapporto di Anne Schuchat, vicedirettrice principale dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC). In effetti, sia la ricerca sui casi reali sia i modelli della pandemia indicano che tra il 10 e il 20 per cento delle persone infette sono responsabili per l’80 per cento della diffusione del coronavirus.

Covid: che cosa sappiamo sui superdiffusori

Per il Sars-CoV-2 non vale quindi  il principio del “tutti contagiano tutti”, come accade per la maggior parte dei virus incluso quello dell'influenza o per gli altri coronavirus finora conosciuti, ma piuttosto quello del “pochi contagiano moltissime persone". Uno studio di un gruppo di ricercatori dell'Università di Hong Kong lo scorso hanno su 51 differenti focolai ha evidenziato che addirittura il 69% dei soggetti positivi non aveva contagiato nessuno. Tutti gli studi condotti finora, a partire da quelli dei Cdc Usa, indicano proprio in circa 15 minuti il tempo minimo necessario perché il virus si trasmetta tra esseri umani. Le conferenze dell'ultimo superdiffusore cinese sono durate ben di più.

Fonte: South China Morning Post →
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