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Giovedì, 18 Aprile 2024

Sveglio durante l'operazione al cervello: "Era tranquillo e rilassato"

La tecnica si chiama "awake surgery" e permette di preservare alcune funzioni cerebrali che, in anestesia totale, potrebbero venire compromesse. L'operazione è stata portata a termine con successo da un team di medici del Policlinico di Palermo

Mentre il chirurgo gli asportava un cancro al cervello, lui era vigile, cosciente e persino collaborativo. L’operazione, durata diverse ore, è stata condotta con successo dai medici del reparto di Neurochirurgia del Policlinico di Palermo. Ma la notizia non deve stupire più di tanto. Si tratta di una tecnica conosciuta come "awake surgery" che permette di preservare alcune funzioni cerebrali che, in anestesia totale, potrebbero venire compromesse.

"La collaborazione del paziente è fondamentale in interventi come questo - spiega a PalermoToday Giovanni Grasso, a capo del team che ha operato il paziente -. Non ha perso alcuna funzione, era tranquillo e rilassato, certo sedato, ma sveglio. Non tutti i pazienti possono fare questo tipo di intervento. In corso d'opera può trasformarsi e può essere necessario procedere ad anestesia totale. La loro paura è quella di percepire dolore. Ma il cervello in questi casi non è innervato e l’unica impressione che possono subire è quella di sapere che sono sotto ai ferri".

Durante l’intervento i medici hanno chiesto al paziente, un uomo di 64 anni, di eseguire semplici movimenti e di pronunciare qualche parola tenendo attiva l'attività cerebrale.

Secondo quanto riferito dal dottor Grassi, ai pazienti si può ad esempio chiedere di contare, "di pronunciare uno ad uno i nomi dei familiari, di parlare di sé e della propria vita. Si chiede anche di associare funzioni ad immagini. Una caffettiera fa il caffè, non mette i vestiti".

Fonte: PalermoToday →
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