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Giovedì, 28 Marzo 2024

Mega-tangente per il petrolio in Nigeria, indagato l'amministratore dell'Eni Descalzi

L'accusa è pesante: per la concessione del campo di esplorazione petrolifera Opl 245 da parte della società Malabu, Eni pagò, secondo gli inquirenti, una mega tangente da 1,09 miliardi di dollari

Il nuovo amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi è indagato dalla Procura di Milano per corruzione internazionale.

Lo scrive oggi il Corriere della Sera, sottolineando come insieme a lui siano finiti sotto inchiesta l’ex ad Paolo Scaroni, il capo della Divisione esplorazioni Roberto Casula e il faccendiere Luigi Bisignani.

Tutto ruota intorno a una presunta mega tangente in Nigeria con l'ipotesi di corruzione internazionale di politici.

L'accusa è pesante: per la concessione del campo di esplorazione petrolifera Opl 245 da parte della società Malabu, Eni pagò, secondo gli inquirenti, una mega tangente da 1,09 miliardi di dollari.

Scrive il Corriere:

Ieri la «Southwark Crown Court» di Londra, accogliendo una indicazione che si ignorava fosse stata rivolta nelle scorse settimane dall’autorità inquirente italiana, ha sequestrato in via preventiva all’intermediario nigeriano Emeka Obi due depositi anglo-svizzeri di 110 e di 80 milioni di dollari.

Eni nel frattempo continua a sostenere di aver agito con "totale correttezza" perché "come sempre non abbiamo dato una lira a nessuno, non abbiamo usato intermediari, e abbiamo fatto la transazione solo con lo Stato nigeriano".

Fonte: Corriere della Sera →
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