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Giovedì, 25 Aprile 2024

Da gennaio "tassa sul sudore" per i ciclisti amatoriali: 25 euro all'anno

I ciclisti amatoriali dovranno pagare 25 euro dal 1° gennaio alla Fci (Federazione ciclistica italiana) per poter correre nelle varie competizioni di paese o sgambate "della domenica"

Su Facebook  l’hanno già ribattezzata la "tassa sul sudore". I ciclisti amatoriali dovranno pagare 25 euro dal 1° gennaio alla Fci (Federazione ciclistica italiana) per poter correre nelle varie competizioni di paese o sgambate cicloamatoriali. 

La notizia, pubblicata dal Corriere della Sera, ha causato una sorta di rivolta tra gli amatori. Anche Linus, deejay e grande appassionato, parla di "delusione".

In cambio dei 25 euro i ciclisti della domenica riceveranno una sorta di Bike Card, ma nessuna copertura assicurativa. 

Fino a oggi per patecipare alle migliaia di corse ciclistiche amatoriali era sufficiente iscriversi ad uno degli enti di promozione sportiva più vicino a casa e presentare un certificato medico. In Italia si staccano ogni anno 4 milioni di "biglietti". Ora la Federciclismo vuole essere più presente.

"Ma quale tassa - s'infiamma Renato Di Rocco, presidente della Federciclismo al Corriere della Sera - la nostra è un’iniziativa politica per combattere chi ci fa concorrenza sleale con i contributi pubblici. I soldi serviranno a gestire servizi comuni come la giustizia sportiva. Non raccoglieremo più di 70-80 mila euro. Chi non vuole acquistare la Bike Card abbandoni gli enti e si tesseri direttamente con noi: siamo i più seri. La Bike Card offrirà comunque anche dei servizi. Quali? Ci penseremo".

La Federciclismo (cui il Coni ha appena contestato un deficit di bilancio di oltre 2 milioni di euro) non ci sta più e vuole il controllo su chiunque pedali.

Fonte: Corriere della Sera →
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