Sindaco leghista impone tassa di soggiorno ai migranti
Una tassa di soggiorno per i migranti e maggiori imposte per chi li accoglie. È la decisione del sindaco di centrodestra di Pontinvrea, 800 anime in provincia di Savona, che si è posto l'obiettivo di scoraggiare quello che lui chiama il "business dell'accoglienza"
Una tassa di soggiorno per i migranti e maggiori imposte per chi li accoglie. È la decisione del sindaco di centrodestra di Pontinvrea, 800 anime in provincia di Savona, che si è posto l'obiettivo di scoraggiare quello che lui chiama il "business dell'accoglienza".
"Il business sull’accoglienza sta dilagando - dice Matteo Camiciottoli parlando con il Secolo XIX- e l’utilizzo degli alloggi ne modifica la destinazione d’uso da residenza privata a attività imprenditoriale. Per questo è doveroso assoggettarli a tassazione."
Il sindaco chiede 2,50 euro al giorno a ogni persona ospitata nei centri di accoglienza, ma spinge anche per una maggiore tassazione per tutte le cooperative che affittino immobili per ospitare i migranti, equiparandoli così ad attività commerciali, come fossero alberghi o bed & breakfast.
Il decreto prevede inoltre che la responsabilità di eventuali reati compiuti dagli ospiti ricada anche sui responsabili dell’accoglienza e sui proprietari degli immobili.