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Giovedì, 28 Marzo 2024

“Il tassista mi ha stuprata”, ma era falso: condannata a 16 mesi

Sophie Pointon, una 22enne inglese, ha accusato di stupro un tassista musulmano, poi rivelatosi innocente

Ha accusato un tassista di violenze sessuali, ma ben presto è venuta a galla la verità, che ha trasformato la presunta vittima in colpevole. E' la storia di Sophie Pointon, una ragazza inglese di 22 anni che sognava di diventare poliziotta, desiderio che probabilmente rimarrà nel cassetto visto il grave episodio che l'ha vista protagonista.

La studentessa ha denunciato alle autorità l'autista di un taxi, padre di cinque figli, accusandolo di aver abusato sessualmente di lei. L'uomo, di origini musulmane, è stato arrestato e privato della sua licenza, oltre ad essere allontanato dalla sua comunità religiosa. Così il tassista non ha potuto lavorare per oltre un mese e ha perso un gran numero di amici. Almeno fino a quando non è stata scoperta la verità.

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Il tassista è stato salvato dal Gps del suo veicolo, che riportava una rotta diversa da quella segnalata dalla 22enne durante la denuncia. Come riporta il DailyMail, la giovane era molto ubriaca quando è salita sul taxi e davanti all'evidenza dei fatti ha potuto soltanto confessare e ritirare la denuncia, prima di essere condannata a 16 mesi di carcere.

L'uomo, intervistato dal quotidiano inglese, ha spiegato la sua versione: “Sophie, la ragazza che mi ha accusato, ha la stessa età di mia figlia. Non riesco a capire perché abbia fatto una cosa del genere. Mi sento contaminato religiosamente da questo, e nessun aiuto da parte della polizia o dei tribunali può essere d’aiuto. Nonostante le accuse si siano rivelate false, i membri della mia comunità non vogliono frequentarmi più”. 

Fonte: Daily Mail →
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