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Venerdì, 19 Aprile 2024

Tavecchio shock, insulti a ebrei e gay: "E' un ricatto, non ricordo"

Lo scoop è del Corriere della Sera oggi in edicola. "La sede della Lega Nazionale Dilettanti? Comprata da quell’ebreaccio di Anticoli". "Non ho niente contro gli ebrei, ma meglio tenerli a bada". E poi ancora: "Tenete lontano da me gli omosessuali"

Dopo le gaffe sui calciatori di colore ("Optì Pobà e i neri mangiatori di banane"), e sulle donne nel calcio ("donne handicappate nel calcio") e tutte le conseguenti accuse di razzismo che lui ha però sempre respinto con forza e sdegno, Carlo Tavecchio ci ricasca. Il presidente della Figc si sarebbe lasciato scappare frasi allucinanti contro gli ebrei e gli omosessuali. Lui grida al complotto, ma la polemica ormai è servita. Lo scoop è del Corriere della Sera oggi in edicola. "La sede della Lega Nazionale Dilettanti? Comprata da quell’ebreaccio di Anticoli". "Non ho niente contro gli ebrei, ma meglio tenerli a bada". E poi ancora: "Tenete lontano da me gli omosessuali".

Tavecchio avrebbe pronunciato tali parole a giugno in un colloquio con il quotidiano online Soccerlife. Oggi è il Corriere della Sera a riportare tutto. Non ci sta il presidente della Federcalcio a finire nel tritacarne mediatico, e prova a spiegare: "Sono evidentemente vittima di un ricatto, non ricordo le parole usate in quella conversazione, che potrebbe essere manipolata". "Ho -aggiunge - ottimi rapporti con la Comunità ebraica, non solo di natura sportiva, e ho sostenuto la posizione di Israele nell’ultimo Congresso della Fifa. Ogni tentativo di screditarmi e calunniarmi attraverso metodi illeciti, che rispondono a metodologie oggi purtroppo assai diffuse, sarà perseguito nelle sedi opportune".

Uno dei bersagli è Cesare Anticoli. Il «famoso immobiliarista romano», come lo definì proprio Tavecchio tempo fa all’Ansa, che vendette nel 2008 un piano del palazzo di piazzale Flaminio 9, a Roma, alla Lnd, presieduta allora da lui stesso. Parlando con il giornalista Massimiliano Giacomini, direttore di Soccerlife, Tavecchio usa parole forti («ebreaccio»), si giustifica («non ho niente contro gli ebrei») e poi, sollecitato dall’interlocutore, conclude, citando a sproposito lo scrittore Umberto Eco (che nei suoi scritti intendeva esattamente il contrario) che gli ebrei, si sa, «è meglio tenerli a bada». Parole troppo forti per non essere pubblicate secondo Giacomini, meglio ancora se sul Corriere, per dare loro una cassa di risonanza maggiore.

Come mai vengono fuori solo ora queste dichiarazioni shock? Il giornalista dice di essersene accorto solo adesso, le ore di registrazione erano tante.  Tavecchio poi parlando di un ex dirigente della Federazione, si lascia andare così: "Ma è vero che è omosessuale? Io non ho nulla contro, però teneteli lontani da me. Io sono normalissimo".

Fonte: Corriere della Sera →
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