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Venerdì, 29 Marzo 2024

"Auguro ai razzisti di non restare così per sempre": il tema della bimba è una lezione

"Cosa è per te il razzismo? Parlane". E' il tema assegnato a una classe quinta delle elementari. Lo svolgimento di un'alunna (è stata la famiglia a pubblicare le foto, dopo aver trovato nello zaino la brutta copia del tema) ha colpito non solo gli insegnanti

Solo dieci anni, ma idee chiarissime, mente aperta e cuore grande. "Cosa è per te il razzismo? Parlane". E' il tema assegnato a una classe quinta delle scuole elementari a Bologna.  Lo svolgimento di un'alunna (è stata la famiglia a pubblicare le foto su Facebook, dopo aver trovato nello zaino della figlia la brutta copia del tema) ha colpito non solo gli insegnanti. E BolognaToday lo racconta nei particolari. "Neanche io so bene cos'è il razzismo - scrive la giovanissima studentessa- so solo che è chiusura mentale nelle persone. Non accettare qualcuno per il colore della pelle è impossibile, è terribile! Ma il razzismo non si manifesta solo con una persona di un altro colore, parte tutto dalla religione, poi dalle abitudini, dai vestiti, dai cibi".

La madre racconta: "Ci sembrava un messaggio positivo da condividere, soprattutto in questi giorni bui - racconta - siamo stati fieri di leggere ciò che scrive e siamo certi che l'Italia potrebbe ripartire e migliorare se tutti i bambini fossero allevati nello stesso sentimento di uguaglianza e amore verso il prossimo. Chiunque esso sia". In classe con la figlia studiano vari italiani di seconda generazione, ovvero bambini nati in Italia da genitori stranieri. 

Bologna, il tema contro il razzismo della bambina di 10 anni

L'integrazione è una parte della vita quotidiana degli alunni: "Nel momento in cui c'è la volontà di sentirsi uguali, allora quelle barriere vengono abbattute - dice - anche perché per i bambini è molto più semplice: non ne avrebbero in partenza se non fossero gli adulti a costruire sovrastrutture mentali. Noi parliamo di razzismo, uguaglianza e diversità anche a casa, guardiamo molti film insieme. Spesso si pensa che a quell'età non ci sia la maturità per comprendere o parlare di temi così importanti - continua la mamma - e invece bisognerebbe farlo, credo significhi sottovalutare l'infanzia. Nella sua semplicità, proprio per la sua età, mia figlia ci ha restituito gli argomenti in maniera molto elaborata".

Nel tema la bimba riporta diversi esempi di razzismo: "Una persona può essere razzista anche se non se ne accorge o non volendo, si può essere razzisti anche in classe non accettando un compagno ad esempio se è di un altro colore e quindi mangia diversamente, e magari per quello nei suoi vestiti è impregnato l'odore delle spezie (cipolla, kerry, curcuma, aglio) o perché è un po' dispettoso, quella è una piccola forma di razzismo, che non ci deve essere, non bisogna avere disprezzo nei confronti di un compagno solo perché è diverso".

"Bisogna sforzarsi di accettarlo per come è. La diversità ha sempre creato problemi nella mentalità delle persone (a me non dà fastidio, ma alle altre persone probabilmente sì, dato quello che facevano e che alcuni ancora fanno), perché un tempo gli stranieri e anche le donne non erano considerati umani. Un tempo non si era razzisti solo con i neri - scrive ancora la bambina - ma anche con i meridionali che non potevano affittare case o stanze al nord perché sulla porta c'era scritto 'non affittasi ai meridionali' ma il bello è che oggi i meridionali che oramai avranno 60 anni, sono più inferociti e razzisti delle altre persone".

Fonte: BolognaToday →
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