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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Pordenone, la fidanzata di Giosuè fa scena muta davanti ai pm

La ragazza, indagata per istigazione, favoreggiamento e false attestazioni nell'indagine sulla morte di Teresa e Trifone, si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Prima però ha voluto chiarire alcune discrepanze che erano emerse

PORDENONE - Si è avvalsa della facoltà di non rispondere Rosaria Patrone, la fidanzata di Giosuè Ruotolo, iscritta nel registro degli indagati per le ipotesi di favoreggiamento o istigazione al duplice omicidio e false informazioni in merito all'omicidio dei due fidanzati Trifone Ragone e Teresa Costanza. 

Scrive Il Messaggero:

"Dopo venti ore di audizioni come persona informata sui fatti, i legali che la seguono hanno ritenuto troppo alto il rischio di entrare in contraddizione, avendo fornito già spontaneamente un'enorme mole di informazioni"

Rosaria Patrone ha provato a chiarire alcune "discrepanze" emerse con la versione fornita da un'amica in merito ad alcune dichiarazioni rilasciata nelle scorse settimane agli inquirenti, ricorda il quotidiano. La ragazza ha affermato "di essere caduta in errore a causa di un profilo social che pensava ormai essere in disuso e ha riconosciuto di esseri sbagliata". Il suo difensore, l'avvocato Costantino Catapano, ha ribadito in seguito: "Pensiamo abbia chiarito la propria posizione".

Ma "secondo quanto trapela da Palazzo di Giustizia, sarebbero ben più interessanti del previsto le prime risultanze degli accertamenti sui dispositivi cui l'indagata ha concesso la propria autorizzazione e che si sono protratti per oltre cinque ore".  Si tratta di "materiale giudicato particolarmente significativo e che entrerà a far parte del dossier di migliaia di pagine a disposizione dei sostituti Campagnaro e Vallerin titolari dell'inchiesta".

Fonte: Il Messaggero →
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