rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024

Terremoto in Emilia, c'è chi vive ancora nelle baracche: "Soli e senz'acqua"

Nel Modenese alcune famiglie vivono nei container dal 2012. A Mirandola è ancora l'emergenza post terremoto e si aspetta di poter "tornare a casa"

Mentre alcune famiglie cominciano a vivere l'incubo del post terremoto c'è chi quell'emergenza la vive sulla propria pelle da ben quattro anni. Si tratta di quelle famiglie di Mirandola, nel modenese, che dal 2012 ancora aspettano una casa, dopo che la propria collassò durante il terribile terremoto che colpì la zona quattro anni fa. 

Non si aspetta solo un tetto: il terremoto ha fatto perdere il lavoro a molti, con i cantieri ancora fermi e i capannoni ancora da ricostruire. Gli ultimi sfollati sono quasi tutti stranieri: nigeriani, indiani, marocchini, venuti nella via Emilia senza lavoro e adesso “imprigionati” nell’afa agostana dei loro container.

"Siamo in questo campo dall’inizio e aspettiamo che sistemino la nostra casa di Mirandola. Ogni volta la fine dei cantieri viene rimandata, ora parlano di ottobre. Qui si vive malissimo. Quando ho visto l’altro giorno le immagini del terremoto ho pregato che non tornasse anche qui. Basta uno nella vita" spiega Elhammar, una donna marocchina che prima faceva l’operaia in un’industria modenese e oggi accudisce la seconda figlia di due mesi. 

Ma anche da qui la solidarietà per chi ha iniziato a vivere quello stesso dramma non manca: "Non abbiamo molti soldi ma vogliamo partecipare agli aiuti. Quando ci fu il terremoto qui, gli italiani con noi furono generosi - spiega Singh, operaio indiano di 42 anni - Ringrazio Dio di essere vivo, noi a Mirandola abitavamo al quinto piano. Quando ho visto in tv i cadaveri di questo terremoto è stato uno shock". 

Fonte: Repubblica Bologna →
Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Terremoto in Emilia, c'è chi vive ancora nelle baracche: "Soli e senz'acqua"

Today è in caricamento