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Martedì, 16 Aprile 2024
Paesi Bassi

Centinaia di contagiati dopo una serata in una discoteca: erano tutti negativi al test

In 165 sono risultati positivi: secondo i media olandesi ai partecipanti era richiesto un test molecolare negativo o la doppia vaccinazione ma alcuni potrebbero essersi scambiati i Qr code necessari per accedere alla discoteca

Test di riapertura fallito per le discoteche in Olanda dove la prima notte in cui la discoteca di Aspen Valley si è conclusa con un maxi focolaio: 165 dei circa 600 ospiti sono risultati positivi al coronavirus nonostante tutti i partecipanti avessero presentare un test negativo o un certificato di vaccinazione. Inoltre, potevi entrare solo con un biglietto.

Secondo quanto ripotano i media olandesi si teme che a "invalidare" il test siano stati alcuni ospiti che si sarebbero passati i codici Qr necessari per l'accesso alla sala. Il Servizio Sanitario Comunale è ancora alla ricerca dell'origine del focolaio che si è sviluppato s abato scorso a Enschede, nell'est dei Paesi Bassi, e viene richiesto a tutti di rimanere a casa fino a quando non saranno noti i risultati.

La notizia arriva proprio all'indomani dell'evento-test che si è tenuto nel centro di Bruxelles con 250 persone che sono tornati a ballare a La Madeleine: la valutazione si saprà tra pochi giorni.

La notizia arriva mentre in Italia cresce la protesta dei gestori dei locali da ballo alla luce anche dei tanti eventi più o meno clandestini che si tengono giorno dopo giorno in tutta Italia. ''Ci avevano promesso che si stava lavorando per far ripartire discoteche e locali da ballo il primo luglio. Oggi siamo al 5, e sulle riaperture promesse registriamo solo un inquietante silenzio'' spiega Filippo Grassi, responsabile nazionale del comparto discoteche di Fiepet Confesercenti.

''L'Italia è ormai praticamente tutta in zona bianca, con la ripartenza di tutte le attività tranne le discoteche. Una situazione di stallo che incide pesantemente sulla fiducia degli imprenditori, che hanno preso per buona la data del primo luglio e hanno investito nella sicurezza dei locali, senza risultati". "Non solo: il silenzio sulla riapertura delle discoteche mette a rischio anche la salute pubblica che, a parole, si vuole tutelare. Basta leggere i giornali: privati dei locali da ballo, i giovani si assembrano abusivamente sulle spiagge, in case private, persino nei garage. Locali spesso inadatti ad ospitare qualsiasi tipo di evento perché privi anche di sistemi di sicurezza di base, e di certo de tutto impreparati a seguire le norme anti-Covid. Un caos imbarazzante, su cui ci aspettiamo un intervento urgente da parte del governo'', sottolinea Grassi.

Fonte: De Standaard →
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