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Venerdì, 19 Aprile 2024

Via libera di Trump ai cacciatori: orsi, lupi e cuccioli si possono uccidere (nei modi più crudeli)

In questo modo l'amministrazione accoglie le richieste dei funzionari eletti dell'Alaska, in gran parte cacciatori, che consideravano le regole imposte nel 2015 più severe di quelle vigenti nel resto degli Usa ed una violazione delle pratiche tradizionali dei nativi della regione

C'è il via libera dell'amministrazione Trump: sì a tattiche di caccia cruente in tutti i parchi nazionali dell'Alaska. Sarà nuovamente legale stanare cuccioli di orso in letargo con ciambelle e dolci per poi ucciderli. Ma anche attirare fuori dalla tana con i fari dell'auto qualche piccolo lupo per poi sparargli. La pubblicazione di ieri delle nuove misure per la caccia sul Federal Register fa sì che tra 30 giorni le novità saranno in vigore. E' un "favore" dell'attuale amministrazione ai cacciatori: di fatto, in sintesi, vengono aboliti alcuni divieti introdotti  cinque anni fa dall'ex amministrazione di Obama. Le nuove regole permettono anche ai cacciatori anche di tornare a sparare da piccoli aerei, imbarcazioni e motoslitte. 

In questo modo l'amministrazione accoglie le richieste dei funzionari eletti dell'Alaksa, in gran parte cacciatori, che consideravano le regole imposte nel 2015 più severe di quelle vigenti nel resto degli Usa ed una violazione delle pratiche tradizionali dei nativi della regione. Ma gli ambientalisti considerano queste nuove regole crudeli ed inumane, sottolineando  anche che i parchi dove saranno applicate "sono i posti dove arrivano turisti da tutto il mondo nella speranza di vedere questi animali, vivi e nel loro habitat naturale".

"Sparare ad una mamma orso ed al suo cucciolo in letargo non è il tipo di tradizione che i parchi nazionali dovrebbero preservare", commenta Theresa Pierno, presidente National Parks Conservation Association. Il direttore dell'associazione per l'Alaska, Jim Adams, ha poi spiegato che il vero obiettivo della misura è ridurre la popolazione di lupi ed altri  predatori per aumentare i numeri di caribù, alci ed altre prede preferite dai cacciatori.

Lisa Murkowski, senatrice repubblicana dell'Alaska, ha lodato la decisione dell'amministrazione Trump affermando che "protegge le tradizioni di caccia e di pesca dell'Alaska e difende i diritti dello stato". Soddisfatte anche le organizzazioni di cacciatori, anche internazionali, come il Safari Club International il cui direttore esecutivo, Laird Hamberlin, ha detto che regole abrogate erano "basate sulle convinzioni personali degli amministratori senza il minimo rispetto per le esigenze biologiche e le conoscenze degli esperti dell'Alaska". Le associazioni ambientaliste ricordano però che ridurre la popolazione dei predatori rischia di sbilanciare l'intero ecosistema dei parchi.

Fonte: New York Times →
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