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Giovedì, 18 Aprile 2024

Trump cancella la regola sui bagni per i transgender nelle scuole

Negli Stati Uniti è stata definita "la guerra delle toilette": è rivolta contro l'ultima mossa del presidente Donald Trump che con un colpo di mano ha cancellato le regole anti discriminazione LGBT approvate da Obama

Donald Trump ha firmato ieri sera l'abrogazione delle misure a protezione dei transgender volute da Barack Obama, che prevedevano il permesso di utilizzare nelle scuole i bagni in base all'identità di genere e non secondo il sesso di nascita. Il provvedimento, dunque, attribuisce nuovamente agli Stati e ai distretti scolastici la facoltà di decidere su ciò che è stata definita "la guerra delle toilette".

La decisione di mettere fine al dispositivo federale di protezione dei diritti degli studenti transgender è arrivata ieri dai dipartimenti di Giustizia e Istruzione, che in una dichiarazione hanno confermato di avere "ritirato le raccomandazioni di cui all'articolo IX (contro la discriminazione) del 2015 e 2016" in materia di accesso alle strutture non miste, come spogliatoi o servizi igienici. Quindi il provvedimento attribuisce nuovamente agli Stati e ai distretti scolastici la facoltà di decidere su ciò che è stata definita "la guerra delle toilette" e gli Stati 'ribelli' non si sono fatti attendere.

Dietro la decisione di Trump, inoltre, si è consumato un pesante scontro in seno all'amministrazione: il ministro dell'Istruzione, Betty DeVos, riferiscono i media americani, era contraria, ma alla fine ha prevalso la linea del presidente e del suo responsabile degli Interni Jeff Sessions, nemico giurato delle aperture alla comunità Lgbt .

Tuttavia molti Stati hanno già tatto sapere che non obbediranno.

"Garantirò che le protezioni per i transgender siano applicate in modo onesto e vigoroso", ha dichiarato il ministro della Giustizia dello Stato di Washington, Bob Ferguson. Buzzfeed fa notare che sono stati tre gli nel giro di poche ore gli 'State Attorneys' a confermare l'intenzione di contrapporsi alla marcia indietro federale sulla questione.

"I diritti civili delle persone trangender continueranno a essere protetti in base alla legge di Washington", ha precisato Ferguson, definendo, appunto, la decisione del presidente Usa "un deludente passo indietro". Insomma, "gli studenti transgender resteranno protetti, indipendentemente dalla nuova direttiva dell'amministrazione Trump".

A ruota, il collega di New York e del New Mexico hanno preso la stessa posizione. Il primo, Eric Schneiderman, ha invocato il Titolo IX, che vieta le discriminazioni in base al sesso. "In più, le nostre leggi di protezione statali sono indipendenti dalla legge federale, per esempio il Dignity for All Students Act", ha precisato tramite la portavoce Amy Spitalnick il ministro della Giustizia di New York. Da parte sua, l'Attorney General del New Mexico Hector Balderas ha promesso una applicazione "aggressiva" delle leggi di protezione applicabili al caso e ha ammonito: "nessun ente governativo, incluse le scuole, possono introdurre discriminazioni nei confronti delle singole persone".


 
Fonte: Chicago Tribune →
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