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Giovedì, 28 Marzo 2024

Cancro ai polmoni, uno studio conferma: "Relazione diretta con l'inquinamento"

E' il risultato di una ricerca europea pubblicata sulla rivista Lancet Oncology alla quale partecipa anche l'Italia

Ci sono le prime conferme della stretta relazione fra inquinamento atmosferico e tumori del polmone. Il risultato si deve a una ricerca europea pubblicata sulla rivista Lancet Oncology alla quale partecipa anche l'Italia con un gruppo di ricerca dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, guidato da Vittorio Krogh.

PRIMA CAUSA DI MORTE - Il tumore del polmone è la prima causa di morte nei Paesi industrializzati. In Italia nel 2010 si sono registrati 31.051 nuovi casi. La ricerca mostra che piu' alta e' la concentrazione di inquinanti nell'aria maggiore e' il rischio di sviluppare un tumore al polmone. Inoltre dalla misurazione delle polveri sottili l'Italia e' risultata essere tra i paesi europei piu' inquinati.

LA RICERCA - Svolto su oltre 300.000 persone residenti in 9 paesi europei, lo studio diventa così il primo lavoro sulla relazione tra inquinamento atmosferico e tumori al polmone che interessa un numero tanto elevato di persone, sottolinea l'Istituto Nazionale dei Tumori, con un'area geografica di tale estensione e un rigoroso metodo per la misurazione dell'inquinamento. E' stato misurato in particolare l'inquinamento dovuto alle polveri sottili tossiche presenti nell'aria (particolato Pm 10 e Pm 2,5) dovute in gran parte alle emissioni di motori a scoppio, impianti di riscaldamento, attivita' industriali.

Grazie allo stuido si è compreso come ogni incremento di 10 microgrammi di Pm 10 per metro cubo presenti nell'aria il rischio di tumore al polmone aumenta di circa il 22%. Tale percentuale sale al 51% per una particolare tipologia di tumore, l'adenocarcinoma, l'unico tumore che si sviluppa in un significativo numero di non fumatori. Inoltre si e' visto che se nell'arco del periodo di osservazione un individuo non si e' mai spostato dal luogo di residenza iniziale, dove si e' registrato l'elevato tasso di inquinamento, il rischio di tumore al polmone raddoppia e triplica quello di adenocarcinoma.

Le attuali normative della Comunita' europea in vigore dal 2010 stabiliscono che il particolato presente nell'aria deve mantenersi al di sotto dei 40 microgrammi per metro cubo per i Pm 10 e al di sotto dei 20 microgrammi per i Pm 2,5. Secondo l'Istituto Nazionale dei Tumori ciò dimostra che anche rimanendo al di sotto di questi limiti, non si esclude del tutto il rischio di tumore al polmone, essendo l'effetto presente anche al di sotto di tali valori.

La ricerca ha riguardato persone di eta' compresa tra i 43 e i 73 anni, uomini e donne provenienti da: Svezia, Norvegia, Danimarca, Olanda, Regno Unito, Austria, Spagna, Grecia e Italia. In Italia le citta' interessate sono state Torino, Roma, Varese. Le persone coinvolte sono state reclutate negli anni '90 e sono state osservate per un periodo di circa 13 anni successivi al reclutamento, registrando per ciascuno gli spostamenti dal luogo di residenza iniziale. Del campione monitorato hanno sviluppato un cancro al polmone 2.095 individui.

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