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Sabato, 20 Aprile 2024

Lo 'Student act' di Grasso diventa un autogol per Liberi e Uguali: "Già esente uno su tre"

La proposta 'trumpiana' di Pietro Grasso favorirebbe i cittadini più ricchi perché le famiglie più deboli sono già esentate

Abolire le tasse universitarie per tutti, una misura, quella proposta dal leader di Liberi e uguali Pietro Grasso, che costa 1,6 miliardi ma bocciata dal ministro per lo sviluppo economico Carlo Calenda.

 "La proposta di Pietro Grasso sull'abolizione delle tasse universitarie per tutti si caratterizza come un supporto fondamentale alla parte più ricca del Paese" ha detto il ministro Calenda a Radio Capital.

"Sostenere i costi delle università con la fiscalità generale è l'opposto di quello che immagino Liberi e uguali vuole fare, è una cosa 'trumpiana' non di sinistra", perché così anche i cittadini meno ricchi (che oggi sono di fatto esentati) pagherebbero le tasse anche per quelli più ricchi".

In Italia già esente dalle tasse uno studente su tre

Con la legge di bilancio 2017 già un terzo del totale degli studenti è incluso nella 'no tax area' che prevede l'esenzione totale per chi sia in possesso di determinati requisiti di reddito e di merito.

Università pubblica gratuita: altro che irrealizzabile, in Europa è già realtà

Come scrive il Sole 24 ore al 21 novembre 2017 su un milione e 600mila iscritti all'università oltre 543.000 dichiarazioni Isee attestano una posizione al di sotto dei 15.000 euro che da accesso all'esenzione.

Nel concreto, in caso di Isee di 15.000 euro si paga al massimo 140 euro, e per un Isee di 30.000 euro non si possono superare i 1.190 euro.

(Fonte: Elaborazione del Sole 24 ore su dati Inps, Miur e forniti dagli atenei)

Fonte: Il Sole 24 Ore →
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