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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Covid: qual è la percentuale minima di italiani immuni per la fine dell'incubo

L'Italia del 20 gennaio 2021 è un Paese "nel limbo". Il sistema a zone rosse, arancioni e gialle è lo strumento corretto per "regolare la velocità del contagio" fino al vaccino, assicura Pregliasco. La strada per uscire dall'emergenza sanitaria è ancora molto lunga

Fabrizio Pregliasco, ricercatore di virologia all’Università Statale di Milano oltre che direttore sanitario del Galeazzi non ci gira intorno: "Servirebbe un lockdown duro e prolungato, ma è impraticabile perché susciterebbe una rivolta sociale". I bollettini di questa terza settimana di gennaio sembrano indicare un rallentamento dell'epidemia. La tanto temuta terza ondata per adesso non si intravede. Merito della stretta natalizia, ma secondo l'esperto anche il conteggio degli antigenici incide nel delineare un quadro di crescita minore del contagio: "Non una diminuzione, da verificare nei prossimi 10 giorni", dice intervistato dal quotidiano La Stampa.

"Vere riaperture quando il 20-30 per cento sarà vaccinato"

L'Italia del 20 gennaio 2021 è un Paese "nel limbo". Il sistema a zone rosse, arancioni e gialle è lo strumento corretto per "regolare la velocità del contagio" fino al vaccino, assicura Pregliasco. La strada per uscire dall'emergenza sanitaria è ancora molto lunga, ma quando potremo fare vere riaperture e allentare le restrizioni: pochi dubbi, bisognerà aspettare secondo lui fino a quando "il 20-30 per cento della popolazione, compresa la parte più a rischio, sarà vaccinato". Con i dati aggiornati a ieri sera alle 21, sono 1.210.745. Sono invece per adesso solo 6.881 gli italiani a cui sono state somministrate la prima e la seconda dose di vaccino.

Vaccini, Pregliasco: "Non penso finiremo prima dell’estate 2022"

Con la consulenza di Pregliasco è praticamente terminata la vaccinazione al Pio Albergo Trivulzio. Pregliasco stesso ha ricevuto la seconda dose a inizio settimana. "Significherà non avere più malati gravi e morti nelle Rsa e sarà un esempio per chi ha ancora dei dubbi". I ritardi di Pfizer ovviamente preoccupano, ma bisogna fare i conti con la realtà: "Entro febbraio è realistico completare medici, infermieri e Rsa. Per gli over 80 molto dipende dalle forniture. Pfizer si può fare soprattutto in ospedale, mentre altri vaccini si somministrano anche a casa o dal medico di base.

"In ogni caso, non penso finiremo prima dell’estate 2022"

Fonte: La Stampa →
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