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Sabato, 20 Aprile 2024
Il monito

"Vaccinate subito gli adolescenti, il rischio è più basso degli antibiotici"

"Mi appello ai genitori. Il covid nei ragazzi non è sempre così lieve", dice l'immunologa Chiara Azzari al Corriere della Sera

Il vaccino agli adolescenti va fatto subito, senza attendere, dice la pediatra e immunologa Chiara Azzari. In un'intervista al Corriere della Sera, l'esperta dell'università di Firenze tranquillizza chi teme i rischi e mette in guardia dagli effetti che il covid può avere per i più giovani. "Non è così lieve nei ragazzi", assicura, lanciando un appello di genitori: "Non aspettino settembre. Consapevoli che ci possono essere eventi avversi rarissimi e curabilissimi, come può accadere per ogni farmaco. La variante Delta è molto contagiosa per grandi e piccoli, è questo il momento di agire".

Si sono verificati dei casi, estremamente rari, di miocardite nei giovani dopo il vaccino. Cosa fare? La dottoressa Azzari sottolinea il fatto che si tratta di meno di un caso su un milione e che comunque si tratta di una situazione che si può risolvere anche senza ricovero, con degli antinfiammatori.

Alla luce di questo, la pediatra e immunologa spiega che si corrono meno rischi con il vaccino che non con alcuni farmaci molto comuni: "Un caso su un milione è la stessa frequenza di eventi avversi gravi che riguardano medicinali comuni, che non si teme di dare a bambini e adolescenti, spesso senza indicazioni appropriate. Antibiotici, antinfiammatori, perfino noti antipiretici. Alcuni di questi farmaci - spiega la dottoressa - sono responsabili in 4-5 casi ogni milione di reazioni gravissime come la sindrome di Stevens Johnson. Si può finire in rianimazione. E morire. Eppure nessuno si sogna di negare un antibiotico o un antinfiammatorio al figlio influenzato. E poi si mette in discussione la sicurezza del vaccino anti covid che al massimo provoca rarissimamente una miocardite guaribile".

Ecco perché è meglio azzerare il rischio con il vaccino, anche perché in alcuni casi la malattia può essere complessa anche nei più giovani: "Oltre a casi di infezione polmonare acuta da covid, al Meyer abbiamo avuto dei ricoverati con diagnosi di Pims, una sindrome che crea una grave infiammazione degli organi, complicanza del covid".

Fonte: Corriere della Sera →
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