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Giovedì, 18 Aprile 2024

Dona il midollo a una sconosciuta e le salva la vita, ora l'appello: "Voglio abbracciarti"

Valentina cerca la donna a cui ha salvato la vita donando cellule staminali e linfociti. Pochissimi gli indizi finora sulla sua identità. "Sono figlia unica, lei per me è la sorella che non ho mai avuto"

Per due volte, Valentina Marchi ha donato cellule staminali e lifociti a una sconosciuta malata di leucemia fulminante, salvandole la vita. Non l'aveva mai vista, ma con coraggio e generosità si è fatta attaccare per tre ore a una macchina nell'ospedale di Udine, nel 2012, per donare una speranza di vita a questa donna. Oggi Valentina, impiegata di Pordenone, lancia un appello tramite Facebook: vuole ritrovarta, conoscerla, abbracciarla. Lo racconta Il Gazzettino. 

Di lei non sa praticamente nulla. La legge italiana stabilisce che donatore e ricevente debbano rimanere estranei l'uno per l'altro. L'unico modo per conoscersi è una lettera, nella quale però non è possibile fare alcun riferimento all'identità. Valentina ne scrisse una in italiano e una in inglese, poi le dissero che bastava solo quella in italiano. Un primo indizio. Valentina ora sa solo che si chiama Tiziana, ha un figlio di nome Davide che va in prima media ed è stata in vacanza sul lago di Ledro nell'agosto 2013. Potrebbe quindi vivere proprio lì vicino. 

"Sono figlia unica - spiega - e lei per me è la sorella che non ho mai avuto. Spero che questo messaggio possa raggiungere tante più persone possibili per potermi perdere un giorno in quell’abbraccio... Ti voglio bene ovunque tu sia".

Fonte: Il Gazzettino →
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