Abusavano del figlio e lo vendevano ai pedofili sul dark web: condannati
Orrore in Germania. Un'altra ventina di persone sono indagate in relazione alla vicenda. Gli abusi sono andati avanti per anni
Una coppia è stata condannata a dodici anni di reclusione per aver venduto il figlio di lei a pedofili contattati attraversi i siti del cosiddetto "dark web". Berrin Taha, 48 anni, e il suo compagno, il 39enne Christian Lais, entrambi di nazionalità tedesca, hanno abusato per anni del bambino e sono stati condannati per stupro, aggressione sessuale aggravata, induzione alla prostituzione e distribuzione di materiale pedopornografico.
Il tribunale di Friburgo, che ha emesso la condanna, ha disposto anche per Lais un periodo di "detenzione preventiva", che potrebbe rimandare la scarcerazione. Lais ha precedenti per abuso su minori e ha confessato di essere stato lui l'ispiratore delle violenze e di aver convinto la compagnia a consentire che il figlio venisse ripetutamente abusato da uomini contattati online.
Un'altra ventina di persone sono indagate per abusi sessuali su minori in relazione alla vicenda, come ha confermato il capo della polizia di Friburgo, Peter Egetemaier. Le foto e le immagini video sequestrate alla coppia nell'ambito dell'inchiesta hanno fornito agli investigatori elementi per aprire ulteriori indagini sul giro di pedofilia che ruotava attorno all'uomo e alla donna.
Il bambino, che aveva 9 anni quando è iniziato il processo a giugno, è stato dato in affidamento.