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Venerdì, 29 Marzo 2024

Vescovo abolisce madrine e padrini per battesimi e cresime: "Sono inadatti"

Vietati per tre anni nella dioecesi di Melfi-Rapolla-Venosa. No alla scelta solo per legali di parentela o amicizia

Niente più padrini e madrine di battesimo e cresima. Questa la decisione del vescovo di Melfi-Rapolla-Venossa, Gianfanco Todisco, per risolvere quello che negli anni è diventato un problema, ossia la scelta di "compari" troppo lontani dalla fede cattolica, senza la piena consapevolezza del ruolo che vengono chiamati a svolgere.

Con un decreto, firmato ad ottobre ma diffuso solo adesso, il vescovo li ha aboliti per tre anni, vista la "diminuita partecipazione dei nostri fedeli alla vita ecclesiale e sacramentale" e la "diminuita responsabilità... di trasmettere la fede con la testimonianza della vita". Troppa secolarizzazione, spiega il quotidiano Avvenire. "Se l’unico criterio con cui vengono scelti i padrini – spiega il vescovo - è quello delle relazioni di parentela o di amicizia, il rischio di imbattersi in situazioni spiacevoli è sempre più frequente".

Per il vescovo si tratta di una decisione presa per "responsabilizzare i genitori e intensificare la preparazione di base per i giovani adulti nella speranza, fra tre anni, di ricominciare con uno sguardo rinnovato". 

Per i prossimi tre anni, sarà l'intera comunità a svolgere "la funzione di parternità e maternità nella fede, in occasione di battesimi cresime". 
La scelta di abolire o di rivedere il ruolo di padrini e madrine è un problema già affrontato da varie comunità, da Nord a Sud.

Fonte: Avvenire →
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