Vigili del fuoco, esplode la protesta: "Sottopagati, divise logore e mezzi da rottamare"
Antonio Brizzi, segretario generale del Conapo, al Tempo spiega: "Non chiediamo privilegi, ma siamo stanchi di essere presi a pesci in faccia dalla politica, trattati come un corpo di serie B. Percepiamo ogni mese 300 euro in meno rispetto agli altri corpi, ma rischiamo la vita come e più di altri"
I vigili del fuoco protestano: sono sottopagati, hanno divise vecchie, vanno in pensione con cinque anni di ritardo rispetto alle altre forze dell’ordine. Antonio Brizzi, segretario generale del Conapo, al Tempo spiega: "Non chiediamo privilegi, ma siamo stanchi di essere presi a pesci in faccia dalla politica, trattati come un corpo di serie B. Percepiamo ogni mese 300 euro in meno rispetto agli altri corpi, ma rischiamo la vita come e più di altri".
La lista dei problemi cui devono far fronte i vigili è molto lunga. Grave e decennale la carenza di uomini, circa 3000 su un totale di 30 mila in servizio, che ha portato a turni più lunghi e alla chiusura di 25 sedi di servizio ordinarie, di 7 nuclei sommozzatori e al depotenziamento del servizio antincendio nei porti. L’età media del personale operativo ha superato i 47 anni e, evidentemente incompatibile con la prestanza fisica richiesta alle squadre di soccorritori, ha portato a un’impennata di infortuni sul lavoro.
Gli automezzi inoltre sono vecchi e molte volte inadeguati.
Autoscale, autobotti e autopompe serbatoio sono spesso in riparazione e fuori servizio, così come quelli di nuova assegnazione, la maggior parte dei quali già fermi in officina. Gli elicotteri sono utilizzabili solo di giorno e non abilitati al volo notturno per carenza di personale e di formazione