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Martedì, 23 Aprile 2024

Che cosa c'è dietro la storia dei vigili che fanno sesso in servizio con la radio accesa a Roma

I dubbi riguardano tanto la tempistica (i fatti risalirebbero al mese di agosto) quanto il motivo della diffusione dell'audio: la donna è infatti parte offesa in un procedimento per violenza sessuale da parte di un altro agente risalente a qualche anno fa

Ha fatto rumore la storia dei vigili che a Roma avrebbero fatto sesso in servizio dimenticando la radio accesa (e i colleghi avrebbero ascoltato tutto). Sul caso, è stata aperta un'inchiesta. I protagonisti della vicenda sono ''una coppia di Vigili urbani, lei sulla quarantina e lui con qualche anno in più''. Ci sono alcune cose che non tornano in questa vicenda, aspetti da chiarire su quel turno di notte al campo rom di Tor di Quinto.

I vigili che fanno sesso in servizio a Roma

Ieri a pubblicare la storia è stato il sito di Leggo costringendo il comando generale del Corpo della polizia locale a confermare l’esistenza di un’indagine interna e il trasferimento dei due vigili ad altri gruppi. Primo punto: la storia è vecchia, come racconta anche RomaToday: si tratterebbe di fatti risalenti ad agosto. Non c'è inoltre la certezza che la registrazione, circolata in modi che non sono chiari, provenga da una radio di servizio e quindi sia stata colta dalla sala operativa. Il file, insomma, non avrebbe avuto una diffusione così capillare.

Nei vari gruppi whatsapp dei vigili urbani di Roma nessuno (almeno apparentemente) ne era a conoscenza. "Ti pare", racconta un agente, "che se iniziava a girare un file del genere non avrebbe avuto una eco immediata". 

Ma c'è anche dell'altro, molto altro. Secondo quanto scrive oggi Repubblica, la centrale operativa, in servizio 24 ore su 24, non ha registrato né ascoltato quell’audio: due copie dei file sono stati recapitate al comando, ma nessuno dei colleghi in turno quella notte ha sentito nulla di strano.

L'ombra della vendetta contro la vigilessa: che cosa si sa

C'è poi l'ombra di una "vendetta". La donna è infatti parte offesa in un procedimento per violenza sessuale da parte di un altro vigile risalente a qualche anno fa. Avrebbe presentato un’altra denuncia nei giorni scorsi. Il presunto amante sarebbe un sindacalista. Che cosa significa? Niente, per adesso. Ma qualcuno ha oggi il sospetto che la diffusione dell'audio possa essere un modo per "farla pagare ai due o almeno ad uno di loro".

"Non sarà un caso - dicono - che questa storia, ormai di qualche mese fa, esca proprio nei giorni in cui la collega ha denunciato un altro episodio di violenza".

L'unica certezza è che il Comando di piazza della Consolazione da settimane sta accertando eventuali responsabilità di altre persone. Si vuole capire anche se a bordo di quell’autopattuglia insieme con loro ci fosse un collega dei due, visto che da circolare i servizi fuori dai campi nomadi dovrebbero essere effettuati in tre. 

Per ora non sarebbero emersi reati, l'indagine è interna ma non si esclude che in futuro anche la procura possa essere interessata dalla vicenda. Al momento è un giallo, imbarazzante ma con risvolti potenzialmente inquietanti.

I vigili che fanno sesso in servizio ma dimenticano la radio accesa (e i colleghi ascoltano tutto)

Fonte: La Repubblica →
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