Virus preistorico gigante riportato in vita: era "nascosto" nei ghiacci della Siberia
Il virus che sarà studiato dai francesi è stato scoperto a 30 metri di profondità nella tundra di Kolyma
E' stato riportato in vita un virus preistorico gigante di 30mila anni fa in Siberia. Il virus era "addormentato" da 30.000 anni nel permafrost della Siberia, quando un gruppo di ricercatori francesi l’ha riportato in “vita”. Si tratta del Mollivirus sibericum, il secondo virus preistorico trovato dal gruppo di ricercatori. Ovviamente prima della completa riattivazione gli scienziati hanno verificato con accuratezza che non potesse costituire alcun pericolo per uomini e animali del nostro tempo. Il ritorno in vita è stato possibile iniettandolo in un’ameba unicellulare, operazione condotta in un laboratorio scientifico controllato.
Il virus che sarà studiato dai francesi è stato scoperto a 30 metri di profondità nella tundra di Kolyma celebre per le sue miniere d'oro e per i gulag staliniani. È considerato un "gigante" tra i virus, misurando 0,6 micron, poco più di mezzo millesimo di millimetro. Il suo codice genetico è più ricco e complesso della maggior parte dei virus odierni. Se, per esempio, il pericoloso Hiv, l'agente dell'Aids, ha un Dna composto da una decina di geni, il "Mollivirus" preistorico ne conta 500. Gli scienziati lavorano in stretta collaborazione con russi e americani. Il prof. William Allington, dell' università del Nebraska ammette: "È vero che non tutti i virus colpiscono l'uomo e che in genere ognuno si adatta a una singola specie, ma questa possibilità legata al cambiamento climatico esiste".
Ci sono almeno 500 generi di virus simili a quello portato alla luce, mentre un altro virus preistorico scoperto nel 2003 ne ha addirittura 2.500: per chiarire, il virus dell’influenza A ha solamente otto generi. Questo, scrive Focus, deve fare riflettere su quanti virus preistorici potrebbero essere pericolosi, e senza che oggi si sappia nulla su come combatterli.