Vittorio Piva, imprenditore italiano ammazzato a colpi di pistola e poi bruciato
L'ingegnere, 46enne milanese, è stato ucciso giovedì a Buenos Aires
Gli hanno sparato quattro colpi di pistola, poi hanno cercato di bruciare il suo corpo per cancellare ogni traccia. Vittorio Piva, ingegnere nato il 4 novembre del '71 a Milano, è stato ucciso a Buenos Aires, in Argentina, dove viveva da anni. Il suo corpo, semi carbonizzato, è stato ritrovato giovedì pomeriggio in un campo a Zarate, a 90 chilometri dalla capitale. Di Piva, che in Sud America aveva aperto un'azienda agricola specializzata nella produzione di soia, si erano perse le tracce il 12 ottobre scorso.
Stando a quanto finora accertato dagli investigatori, come riporta il Clarin, l'imprenditore meneghino sarebbe stato ucciso in un luogo diverso dal punto in cui è stato ritrovato il suo corpo. Il killer lo avrebbe freddato con quattro colpi di pistola alla schiena, poi - soltanto in un secondo momento - il cadavere sarebbe stato spostato e dato alle fiamme.
Per gli investigatori, si sarebbe trattato di "una tipica "esecuzione di tipo mafioso".