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Venerdì, 29 Marzo 2024

Vivendi, furia Berlusconi: "Scalata ostile su Mediaset, è un gravissimo inganno"

Vivendi ha una quota del 3,01% nel capitale di Mediaset e vuole diventare il secondo azionista della società, ma la Fininvest non arretrerà nella sua posizione di azionista di riferimento: lo assicura la holding della famiglia Berlusconi

Vivendi ha una quota del 3,01% nel capitale di Mediaset e vuole diventare il secondo azionista della società. Lo comunica il gruppo francese dopo aver superato la soglia del 3% del capitale di Mediaset. Vivendi "intende continuare ad acquistare azioni Mediaset in base alle condizioni del mercato, fino a diventare, ove possibile, il secondo maggiore azionista industriale, con una partecipazione che, in un primo tempo, potrebbe rappresentare tra il 10% e il 20% del capitale di Mediaset".

L'8 aprile Vivendi ha concluso una partnership strategica e industriale con Mediaset. L'accordo, spiega la società francese, aveva "una portata internazionale" e "prevedeva, da un lato, varie iniziative relative alla produzione e distribuzione congiunta di ambiziosi programmi audiovisivi e, dall'altro lato, la creazione di una piattaforma televisiva globale over-the-top (Ott). Il primo passo prevedeva l'acquisizione da parte di Vivendi del 3,5% del capitale di Mediaset e il 100% del capitale della società pay-tv Mediaset Premium, in cambio del 3,5% del capitale di Vivendi".

La prevista acquisizione di Mediaset Premium "ha malauguratamente fatto sorgere un contenzioso tra Vivendi e Mediaset. Mediaset e il suo azionista Fininvest non hanno accettato le proposte di Vivendi finalizzate a trovare una soluzione amichevole per risolvere la controversia. Siccome Vivendi ritiene che l'interesse strategico della partnership industriale annunciata l'8 aprile travalichi i temi del contenzioso pendente, Vivendi annuncia di aver superato oggi la soglia del 3% del capitale di Mediaset e di detenerne ora il 3,01%". L'ingresso nel capitale di Mediaset "è in linea con le intenzioni di Vivendi di sviluppare la propria attività nell'Europa meridionale e con le proprie ambizioni strategiche quale primario gruppo internazionale con sede in Europa nel settore dei media e dei contenuti".

Vivendi ha lanciato una "scalata ostile" su Mediaset, ma la Fininvest non arretrerà nella sua posizione di azionista di riferimento. Lo assicura la holding della famiglia Berlusconi dopo l'acquisizione del 3,01% di Mediaset da parte del gruppo francese con l'obiettivo di diventare il secondo azionista. "Vivendi - sottolinea la Fininvest - deve sapere che Fininvest non intende arretrare neppure di un passo dalla sua posizione di azionista di riferimento di Mediaset, e che si tutelerà in tutte le sedi e con tutti i mezzi per bloccare quello che ritiene non una normale operazione di mercato ma un gravissimo inganno che delle leggi del mercato fa scempio".

"Vincent Bollorè e Vivendi - accusa la holding guidata da Marina Berlusconi - hanno mostrato quelli che erano fin dall'inizio i loro veri progetti su Mediaset. L'accordo strategico raggiunto in primavera e seguito pochi mesi dopo dall'incredibile voltafaccia, con la violazione di un contratto preceduto da lunghe e dettagliate trattative e assolutamente vincolante, facevano parte di un disegno ben preciso che Vivendi svela con la mossa odierna: creare le condizioni per far scendere artificiosamente il valore del titolo Mediaset e lanciare a prezzi di sconto quella che si presenta come una vera e propria scalata ostile. Senza avere neppure la decenza - conclude Fininvest - di risparmiarsi l'ipocrita giustificazione di voler portare avanti quel progetto industriale che con motivazioni assurde solo pochi mesi fa Vivendi aveva calpestato".

Fonte: Il Sole 24 Ore →
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