"Novel food", ovvero 5 cibi che mangeremo entro il 2050
Come sfameremo 10 miliardi di bocche
Segnatevi questa parola. Novel Food. Alimenti o ingredienti “nuovi” che troveremo presto sulle nostre tavole. Ma…Facciamo un salto nel futuro. Siamo nel 2050. Il mondo, impegnato a fronteggiare le sfide climatiche, dovrà sfamare ben 10 miliardi di bocche, 2 miliardi in più rispetto al 2023. Cosa mangeremo?
- 1 Insetti. Farine di grillo, larve, tarme, locuste. Nei supermercati e nei ristoranti sono sbarcati moltissimi prodotti a base di insetti. Ricchi di vitamine, fibre, minerali, come altri alimenti di origine animale, ma con un impatto ambientale minore. Consumano meno acqua, meno cibo e meno energia, e producono meno gas serra.
- Alghe. Sì, quelle che mangiavamo già nel 2023, ora le mangia il 10% della popolazione mondiale. Ricche di proteine e amminoacidi essenziali, minerali e vitamina B, sono un toccasana per la salute. C’è chi - come predetto da alcuni studi del lontano 2023 - le coltiva per produrre non solo cibo, ma anche mangimi e carburante su scala globale.
- Carne e pesce coltivati (in laboratorio). La carne si ottiene prelevando da un animale vivo cellule staminali che vengono poi riprodotte in vitro. Le cellule si moltiplicano grazie a tecniche di coltura cellulare, tanto che da una sola cellula si possono ottenere diecimila chili di carne in poche settimane. Un meccanismo simile viene utilizzato anche per i pesci. Ma, non solo carne e pesce, in laboratorio viene coltivato anche il latte ‘animal free’, ottenuto dalla fermentazione di lieviti, e quindi senza l’uso di animali.
- Cibo stampato in 3D. Ricordate quella frutta e verdura rovinata o dalla forma irregolare che normalmente veniva scartata nella grande distribuzione? Oggi viene recuperata e trasformata negli inchiostri della stampante alimentare 3D. Bucce e scarti vegetali, cibo troppo maturo per essere venduto, pane appena raffermo dicono addio alla loro forma originaria per trovare nuova vita in una pietanza personalizzata nella forma, nell'aspetto e neibcontenuti nutrizionali. Siamo così riusciti a ridurre gli sprechi alimentari, ma anche a sperimentare nuove pietanze gourmet.
- Bottiglie commestibili. Prima bevi e poi la mangi. Si chiama Ooho ed ha sostituito le vecchie bottiglie in plastica, quelle che inquinavano mari e spiagge. Ha la forma di una piccola bolla sferica, è trasparente, super economica e soprattutto commestibile. Indovinate di cosa è fatta? Estratti di alghe marine. Può contenere ogni tipo di liquido - sì, anche un Gin tonic – ed essere ingerita in un singolo boccone.
Conclusione. Nel 2050 saremo ancora alle prese con un cambiamento climatico da arrestare e una popolazione mondiale in crescita da sfamare. Una doppia sfida, possibile e sostenibile.