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Venerdì, 19 Aprile 2024
Salute

L'attività fisica fa bene al cervello: la scienza spiega perché

Il risultato dello studio apre alla possibilità che l'aumento dei livelli di fitness possa portare a una migliore capacità cognitiva e a cambiamenti strutturali benefici nel cervello

Bene fa chi ha deciso di inserire l’attività fisica tra i buoni propositi della stagione invernale: l'attività fisica fa davvero bene al cervello. A confermarlo è un ampio studio condotto dai ricercatori tedeschi dell'University Hospital di Muenster che hanno dimostrato che essere allenati è associato a una migliore struttura e funzionamento del cervello nei giovani adulti. Un dato, questo, che apre alla possibilità che l'aumento dei livelli di fitness possa portare a una migliore capacità cognitiva, nonché a cambiamenti strutturali benefici nel cervello. Lo ricerca presentata al Congresso dell'European College of Neuropsychopharmacology di Copenaghen, è stata pubblicata su 'Scientific Reports'.

L'attività fisica fa bene al cervello: lo studio

Se già gli antichi parlavano di 'mens sana in corpore sano', moderni studi hanno dimostrato che l'esercizio fisico fa bene al cervello, ma la maggior parte dei lavori non ha verificato anche l'eventuale 'peso' di aspetti che potevano influire sul risultato, come peso corporeo, livelli di glucosio nel sangue, istruzione, età. Gli scienziati tedeschi hanno utilizzato un database con 1.206 scansioni cerebrali (risonanza magnetica) all'interno del progetto Human Connectome, e i volontari (età media di 30 anni) sono stati sottoposti a ulteriori test. A ciascun soggetto è stato chiesto di camminare il più velocemente possibile per 2 minuti (è stata poi misurata la distanza coperta), oltre a una serie di test cognitivi per misurare memoria, lucidità, giudizio e ragionamento.

"La grande forza di questo lavoro è la dimensione del database. L'esistenza di questo ampio campione di risonanze magnetiche ci ha permesso di eliminare eventuali fattori fuorvianti e ha rafforzato considerevolmente l'analisi", ha commentato Jonathan Repple dell'University Hospital di Muenster. I test sono stati in grado di mostrare che prestazioni migliori nel test della camminata veloce in giovani adulti sani sono associate a migliori performance cognitive e all'integrità strutturale della sostanza bianca nel cervello. Cosa che, a sua volta, migliora velocità e qualità delle connessioni nervose nel cervello.

"Ci ha sorpreso vedere che, anche in una popolazione giovane, le prestazioni cognitive diminuiscono quando i livelli di fitness calano - aggiunge Repple - Vedere che ciò che accade nei trentenni è sorprendente". Questo studio solleva una domanda importante, prosegue lo studioso: "Vediamo che le persone più allenate hanno una migliore salute cerebrale, quindi ora dobbiamo chiederci se effettivamente rendere le persone più 'in forma' migliorerà la loro salute cerebrale. Scoprirlo è il nostro prossimo passo".

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